Un’esperienza di fede e di fraternità, è quella che ha preso avvio sabato 20 e si concluderà venerdì 26 agosto, che vede coinvolti trenta giovani della Diocesi di Terni-Narni-Amelia, al campo itinerante Giovani di Azione Cattolica in Puglia sul tema Un ponte per.
Un tema che nasce dal fatto che questa regione è come un ponte sul mar Mediterraneo tra Oriente e Occidente, tra Nord e Sud, a contatto con le meraviglie, la storia, gli uomini e le donne e con i santi di ieri e di oggi (San Nicola, San Giuseppe da Copertino, don Tonino Bello, i Santi Martiri Idruntini, San Pio da Pietrelcina, San Michele arcangelo).
I giovani, dai 17 ai 28 anni, provenienti dalle parrocchie di Gabelletta, Borgo Rivo, Borgo Bovio, Narni Scalo, Otricoli, sono accompagnati da cinque sacerdoti: don Luca, don Luciano, don Pio, padre Michele e don Matteo, e da due seminaristi.
Prima tappa a Bari con la visita alla città, alla Cattedrale, alla chiesa di San Nicola con la messa presieduta dal vescovo emerito della diocesi di Terni-Narni-Amelia padre Giuseppe Piemontese. Tappa, poi, per Alberobello, Polignano al Mare, Lecce, Copertino con visita al santuario e riflessione sulla figura di San Giuseppe che con la sua testimonianza indica la strada che conduce all’autentica gioia, pur in mezzo a fatiche e tribolazioni: una gioia che viene dall’alto e nasce dall’amore per Dio e per i fratelli.
Il pellegrinaggio proseguirà, nei giorni successivi, per Castro Marina, Santa Maria di Leuca, Alessano luogo di sepoltura di don Tonino Bello, Otranto, Trani, Monte Sant’Angelo e San Giovanni Rotondo con la visita al santuario di San Pio da Pietrelcina.
“In questo campo itinerante dei giovani -spiega don Matteo Antonelli responsabile del servizio di Pastorale Giovanile della Diocesi di Terni-Narni-Amelia- si unisce il giusto e necessario momento di riposo e di ricarica fisica e spirituale, con la conoscenza di un territorio fantastico, ricco di storia, di arte, di meraviglie naturali e attraversato da una fede che dalle origini arriva ai giorni nostri.
Inoltre, l’esperienza arricchisce una sana fraternità ecclesiale: questo è un campo di Azione Cattolica e la maggior parte dei giovani presenti, partecipando durante l’anno a varie attività per e con i giovani nelle loro parrocchie, riconosce, apprezza e cerca di impegnarsi in una realtà associativa, mezzo fondamentale per crescere nella fede, superare i particolarismi parrocchiali, sentirsi appartenenti a qualcosa di più grande, la Chiesa”.