Domenica 26 novembre Umbria Radio trasmetterà in diretta la messa delle ore 11 celebrata presso la parrocchia di San Francesco a Deruta. La diretta sarà preceduta da un approfondimento dedicato alla vita pastorale della parrocchia alla sua comunità.
Una pastorale “dei piccoli passi”. Così ha definito l’attività della parrocchia di San Francesco di Deruta il parroco don Nazzareno Fiorucci. Il “paese della ceramica” è infatti abitato da parrocchiani “con una spiritualità semplice e un profondo senso religioso legato alle tradizioni e alla figura di san Francesco”, il soggetto più ricorrente dell’opera dei ceramisti. Non a caso la chiesa parrocchiale è dedicata al santo di Assisi.
Deruta conta poi al suo interno altre quattro chiese (senza considerare quelle delle sue frazioni), di cui due private e due parrocchiali. Fra queste ultime vi è la chiesa di Sant’Antonio abate utilizzata dai parrocchiani di San Francesco per le celebrazioni per diversi mesi dal 30 ottobre 2016 al 21 maggio 2017, quando la chiesa sede della parrocchia fu lesionata dal terremoto e successivamente riaperta grazie agli interventi di restauro. I numerosi edifici di culto riempono il paese, ad ulteriore testimonianza di una fede molto sentita e vissuta da parte degli abitanti.
“A Deruta si ha la sensazione di tornare indietro nel tempo” ha detto il card. Gualtiero Bassetti durante la visita pastorale dello scorso maggio e in effetti la cittadina è ancora tranquilla come un tempo, economicamente basata sulla ceramica. Forte è l’attaccamento e il senso di appartenenza alla parrocchia: “Ci siamo agganciati alla Comunità Magnificat solo di recente – racconta don Nazzareno – per un aiuto nell’animazione degli adulti. Fino a poco tempo fa però non c’era nessun movimento e la spiritualità era legata esclusivamente alla parrocchia”.
Anche i giovani si mostrano sempre molto attaccati alla parrocchia: “vanno a Todi per formarsi, seguendo le catechesi dei Dieci comandamenti o il cammino della Comunità Magnificat, ma poi tornano in parrocchia come animatori” spiega il parroco.
Attualmente l’iniziazione cristiana dei giovani in parrocchia, oltre al catechismo, prevede tre gruppi post cresima: il primo comprende i ragazzi che frequentano la terza media, il secondo la fascia d’età che coincide con le scuole superiori e il terzo riunisce i diciottenni.
Per quanto riguarda la pastorale familiare, l’anno scorso, da febbraio ad aprile, la parrocchia ha organizzato un ciclo di incontri settimanali in collaborazione con i frati del convento di Montesanto di Todi per le coppie sposate.
La vicinanza geografica di Deruta con Todi ne facilità la collaborazione, mentre più difficile risulta il cammino in unità pastorale con Casalina e Castelleone, Sant’Angelo e San Nicolò di Celle. “Sono parrocchie cresciute in maniera a se stante nel tempo. Ora però ci stiamo dando da fare, poco per volta, per raggiungere una sempre maggiore unità. Abbiamo cominciato invitandoci alle feste patronali” ha detto don Nazzareno.
A tal proposito il 25 novembre Deruta festeggia santa Caterina d’Alessandria, patrona dei ceramisti. Per l’occasione non mancheranno festeggiamenti in piazza, castagne, panini e musica. Ma anche la celebrazione presieduta da padre Giustino Farnedi e dal sindaco è parte integrante della festa, perchè a Deruta “parrocchia e paese quasi coincidono”.
Programma della festa di santa Caterina d’Alessandria
Venerdì 24 novembre
Ore 21 – Spettacolo dal titolo “La vita di santa Caterina”, presso il cineteatro “Posto unico”Sabato 25 novembre
Ore 10.30 – Sottoscrizione accordo quadro tra il Comune di Deruta ed il Dipartimento Pdta dell’università La Sapienza di Roma
Ore 12.30 Inaugurazione mostra “Le città della ceramica dicono No alla violenza” al Museo regionale della ceramica
Ore 17.30 – Messa e premiazione degli artigiani classe 1943
Ore 19 – Festa in piazza