Il 25 febbraio, presso il santuario di Rivotorto, nella sala Benedetto XVI sono proseguiti gli incontri organizzati dalla Commissione diocesana per i problemi sociali e il lavoro insieme all’Ufficio catechistico. Si tratta di un ciclo di seminari promossi dalla Scuola di formazione socio – politica “Giuseppe Toniolo” che verrà avviata dalla diocesi l’anno prossimo con l’intento di approfondire e promuovere la dottrina sociale della Chiesa. L’incontro del 25 febbraio è stato moderato da Francesca Rossi, e padre Giovanni Raia ha trattato il tema: “La pace non come la dà il mondo”. Un tema vitale, intorno al quale nascono delle banalizzazioni e rispetto al quale si rischia di tralasciare i punti fermi della dottrina sociale della Chiesa. Padre Raia ha ricordato il testamento di Gesù in ordine alla pace: “Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbiate timore” (Gv 14,27). Queste parole, che rappresentano il punto di partenza per comprendere il significato della pace nella Scrittura, esprimono con chiarezza che Gesù lascia la sua pace in eredità ai suoi e non al mondo, che la pace viene donata in maniera diversa da quella che offre il mondo e che, operando in modo globale, genera la serenità e l’assenza di turbamento. Nel 2012 ricorre il 45° anno dall’intuizione di Paolo VI della Giornata mondiale della pace, per cui padre Raia ha ricordato diverse tappe di questo cammino. Una è rappresentata dalla Pacem in terris in cui Giovanni XXIII invita gli uomini di buona volontà a vigilare per “attuare la vera pace nell’ordine stabilito da Dio”. Altro momento significativo è stata la condanna della guerra da parte del Concilio ecumenico Vaticano II, espressa nella Gaudium et spes: “Ogni atto di guerra che mira, indiscriminatamente, alla distruzione di intere città o di vaste regioni e dei loro abitanti, è delitto contro Dio e contro la stessa umanità e va condannato senza esitazione”. Dopo la recente giornata voluta in Assisi da Benedetto XVI per il venticinquesimo anniversario della Giornata mondiale di preghiera per la pace, fortemente voluta da Giovanni Paolo II, la Chiesa invita all’impegno nel dialogo e nella relazione per trasmettere questa proposta di pace. È un cammino che dovrebbe coinvolgere la società, a partire dalla comunità ecclesiale e che riconosce alla città di Assisi una vocazione particolare.
La pace… non come la dà il mondo
Assisi. Prosegue il ciclo di incontri preparatori alla Scuola di formazione “Toniolo”
AUTORE:
Marta Ginettelli