Un giornalista specializzato nella rivelazione di – presunti – scandali concernenti il Vaticano ha pubblicato un documento che, se fosse autentico, sarebbe esplosivo. Vi si legge che il Vaticano, ai suoi livelli più alti (Segreteria di Stato), fra il 1983 e il 1997 avrebbe speso mezzo miliardo di lire (una somma enorme per i valori dell’epoca) per tenere nascosta in Inghilterra Emanuela Orlandi. Chi è (o era) Emanuela Orlandi? Una ragazza romana, scomparsa appunto nel 1983, a quindici anni di età, e mai più ricomparsa. Che c’entra il Vaticano? C’entra (solo) perché la ragazza abitava, con la famiglia, all’interno delle mura vaticane. Questo dettaglio così inconsueto ha scatenato la fantasia dei “dietrologi”, e in mancanza di ogni altro indizio sui motivi della scomparsa, molti hanno immaginato che ci fosse un collegamento e che si trattasse di un rapimento fatto allo scopo di ricattare, appunto, i vertici del Vaticano. In 34 anni sono state ideate una quindicina di “piste” diverse, l’una più romanzesca dell’altra, poi tutte abbandonate. Qualche “pista” contemplava anche qualche ecclesiastico infedele ai suoi voti, ma le autorità vaticane erano sempre indicate come la parte lesa dell’immaginario ricatto; mai come coloro che avessero organizzato il rapimento e il nascondimento della povera ragazza. E del resto, che ragione avrebbero avuto di farlo, quale interesse? Questo, nessuno è stato in grado di spiegarlo; nemmeno chi adesso sbandiera lo “scoop” del documento segreto con la nota spese da mezzo miliardo di lire per avere mantenuto nascosta a Londra per 14 anni la povera Emanuela. Che poi tanto nascosta non sarebbe stata, perché sono rendicontati anche occasionali ricoveri ospedalieri. Basterebbe questo per far capire che è un documento fasullo, anche a non voler tenere conto di altri elementi, come la presenza di espressioni inconsuete nell’ambiente curiale. Insomma, una bufala, e un giornalismo professionalmente serio non lo strumentalizzerebbe per fare cassa.
La nuova bufala sul caso Orlandi
AUTORE:
Pier Giorgio Lignani