La Madonna della Stella a Roccatamburo

Un piccolo ruscello, il Tescio, indica la strada da seguire per raggiungere l’Eremo della Madonna della Stella. Il convento presso Roccatamburo, a metà strada tra Cerreto e Poggiodomo, risale al XIII secolo e da sempre è conteso tra i due comuni. Addossato ad uno scoglio e raggiungibile tramite un sentiero nel bosco (l’area è attrezzata per fare picnic e gite), mostra da lontano la sua bellezza. La piccola chiesa, costruita dall’ordine degli Agostiniani, è ricca di affreschi di scuola umbra risalenti al 1416; ad essere raffigurati sono due Pietà, san Michele Arcangelo che uccide il drago, la Madonna in trono con Bambino tra san Pietro e san Paolo, santa Lucia tra san Benedetto e santa Caterina di Alessandria. Nella sacrestia è presente un altro dipinto, purtroppo danneggiato, che rappresenta la Madonna in trono tra sant’Agostino e san Gregorio Magno. Attraversata una piccola galleria rocciosa, nei pressi della costruzione, ci troviamo davanti diverse celle monastiche scavate nella montagna, uno spettacolo costruito dall’uomo ma che sembra quasi naturale. Notizie certe circa l’esistenza e la proprietà della costruzione, denominata anticamente Eremo di Santa Croce, si hanno già a partire dal XIV secolo in documenti redatti a conferma dei privilegi concessi in nome dell’Ordine agostiniano, che fin dal 1281 fondò un fiorente convento. I monaci vivevano delle rendite derivanti dagli affitti delle terre agli abitanti del vicino castello di Roccatamburo, ma ben presto sorsero dispute e contese. Varie vicende portarono al definitivo abbandono del luogo, riscoperto da due giovani nel 1833, quando questi scorsero i resti dell’antica chiesa e l’immagine della Madonna. Nel superare difficoltà burocratiche e rivendicazioni di possesso, si procedette intanto al ripristino dell’edificio, che venne intitolato da quel momento alla Madonna della Stella, dalla veste ornata di croci a forma di stelle dell’affresco. Nelle vicinanze troviamo il piccolo paese di Ponte, che era l’antica pieve del Gastaldato omonimo, comprendente tutta la montagna compresa Norcia. Merita di essere menzionata la duecentesca chiesa di Santa Maria Assunta, con il suo grande rosone che poggia su una galleria di archetti ciechi con telamone centrale e ai cui lati ci sono i simboli degli Evangelisti. All’interno la navata ha una copertura a capriata; il presbiterio ha una cupola reale emisferica che, attraverso due archi sceni e quattro trombe, crea un raccordo che passa dal rettangolo al quadrato all’ottagono e al cerchio. L’abside presenta resti di decorazione riferibili alla cerchia del Maestro di Cesi. Sul lato sinistro della chiesa troviamo il fonte battesimale con una vasca in serpentino verde di epoca romana proveniente da una grande villa costruita sul luogo della chiesa di Borgo. Sul lato destro si apre la sacrestia e, vicino alla porta, sul muro, è disegnato il rosone esterno a grandezza naturale. Info utiliVisite Madonna della Stella, rivolgersi agli abitanti del paesino: in ogni momento è possibile visitare l’eremo.Appuntamenti: a maggio sono frequenti i pellegrinaggi. In particolare, la terza domenica, c’è il pellegrinaggio promosso dalla parrocchia, S. Maria in Cerreto. A maggio messe alle ore 12 di ogni domenica. Chiesa di Ponte, tutte le domeniche, messe ore 10, lunedì ore 16. Ogni giorno, ore 15, recita del rosario e vespro. Inf. parrocchia S. Maria in Cerreto, tel. 0743.91351

AUTORE: Sara Fratepietro