Un vecchio detto inglese suonava così: “Il legislatore può fare tutto tranne che cambiare l’uomo in donna”. Cioè la legge non può cambiare la natura delle cose. Forse c’era anche un’eco dell’insegnamento di Bacone: puoi governare la natura e indirizzarla ai tuoi fini, solo rispettando le sue leggi. Ma da qualche decennio parecchi Stati sfidano quell’antico adagio perché hanno iscritto nei loro Codici la possibilità che una persona, a sua domanda, cambi sesso di fronte alla legge.
In Italia una legge del genere esiste dal 1982; e prevede che una persona possa ottenere dal Tribunale l’autorizzazione a sottoporsi a un intervento chirurgico (che altrimenti sarebbe vietato) per trasformare i propri organi sessuali da maschili in femminili e viceversa, togliendo ciò che va tolto e plasmando ciò che va aggiunto; dopodiché si adeguano tutti i documenti legali.
In Umbria ci fu, a suo tempo, un caso piuttosto clamoroso: appena fatta la legge, prima in Italia, una signora che aveva messo al mondo due figli ottenne di diventare uomo con questa procedura. Quella legge del 1982 in questi giorni è tornata all’onore delle cronache perché la Cassazione ha stabilito che, se la persona interessata lo richiede, può essere autorizzata a cambiare identità e documenti anche senza sottoporsi ad alcuna operazione chirurgica, e quindi mantenendo sotto i panni il sesso con cui era nata.
Inevitabile chiedersi: ma allora essere di genere maschile o femminile è un optional, una libera scelta della persona, che si realizza con un semplice tratto di penna? Premesso che questi argomenti vanno trattati con il massimo rispetto per le persone e i loro problemi a volte anche dolorosi, direi che è la rivincita del vecchio detto inglese. Perché conferma che il legislatore “non può” cambiare l’uomo in donna, o viceversa. Tutt’al più può far sì che un uomo, che è e resta tale per natura, venga trattato dalla legge “come se” fosse una donna, o viceversa. Si chiama fictio iuris, finzione giuridica. L’accettiamo se serve a dare serenità ed equilibrio a una persona, ma sempre finzione è.