Per la Giornata europea dei giusti, piantati alberi dedicati a tre donne speciali

Tre nuovi alberi nel Giardino dei Giusti dedicati a Renata Fonte, Anna Frank, Emma Thomas. Il 6 marzo si è tenuta la cerimonia anche a Perugia la giornata Europea dei Giusti, presso la biblioteca di San Matteo degli Armeni. Per l’occasione l’Amministrazione comunale ha deciso di piantare tre alberi nel giardino dei Giusti sorto nel 2016 presso la biblioteca di San Matteo degli Armeni, dedicati a persone che hanno dato la vita per il bene.

I nomi, proposti da Amnesty International, Associazione Libera, Associazione Vivi il Borgo, Fondazione Centro Studi Aldo Capitini, Biblioteca San Matteo degli Armeni, sono: Renata Fonte (1951-1984) insegnante, assessore al Comune di Nardò, vittima di interessi speculatori per il suo impegno in difesa del territorio; Anna Frank (1929-1945) giovanissima vittima del nazismo, testimone della Shoah raccontata attraverso il suo diario, simbolo dei razzismi e dei genocidi passati, presenti e futuri; Emma Thomas (1872-1960) vegetariana, quacchera, idealista pratica, amica di Edmondo Marcucci, fedele collaboratrice di Aldo Capitini, con cui condivise la nascita dei Centri di Orientamento Religioso. All’incontro ha partecipato in rappresentanza dell’Amministrazione comunale di Perugia il vice sindaco Urbano Barelli, il quale ha posto l’accento sul valore fortemente simbolico del complesso di San Matteo degli Armeni, luogo scelto dal Comune di Perugia quale sede del Giardino dei Giusti del Mondo. Tale sito, sulla cui valorizzazione l’Amministrazione ha creduto molto fin dall’inizio del mandato, si caratterizza non a caso per il dialogo interreligioso e interculturale e ospita, peraltro, la biblioteca di Aldo Capitini, uomo della pace e simbolo della non violenza. Dialogo e condivisione sono i valori su cui Barelli ha invitato ad unirsi e riflettere, specie per superare le tante, troppe divisioni che nei tempi recenti sono presenti nella società. Ed è in questo contesto che esempi come quelli rappresentati dalle personalità iscritte nel novero dei “giusti” possono fare la differenza. L’iniziativa si collega alle tante attività previste in molte città per il 6 marzo, coordinate dall’associazione Gariwo.

 

Il “Giardino dei Giusti nel mondo”, è stato inaugurato a Perugia il 6 marzo 2016, presso l’area verde della biblioteca di San Matteo degli Armeni, luogo simbolo per i temi della pace, della non-violenza, dei diritti umani, del dialogo interculturale ed interreligioso, del commercio equo, aderendo al progetto “Ga.Ri.Wo. (Garden of The Righteous Worldwide) ad al comitato 6 marzo per le celebrazioni della giornata europea dei giusti, istituita dal Parlamento Europeo. Il termine Giusto è tratto da un passo della Bibbia che recita “chi salva una vita salva il mondo intero” ed è stato applicato per la prima volta in Israele ad indicare coloro che avevano salvato gli ebrei dal nazismo. E’ stato poi esteso a tutti coloro che hanno lottato per la difesa dei diritti umani nelle situazioni estreme o che si battono contro i tentativi di negare le persecuzioni.

Nel 2001 è nata l’onlus Ga. Ri.Wo per la promozione dei giardini dei giusti, che ha proposto ed ottenuto nel 2012 dal Parlamento Europeo l’istituzione il 6 marzo della Giornata Europea dei Giusti. Il 6 marzo 2015 Assisi ha istituito il suo Giardino dei Giusti nel cortile del Vescovado per rendere omaggio a chi si è opposto ai crimini contro l’umanità perpetrati a partire dal XX secolo. Un altro Giardino dei Giusti in Umbria è sorto nella città di Trevi.

Nel Giardino dei Giusti di San Matteo degli Armeni sono già stati piantumati nel 2016 sei cipressi colonnari dedicati a: Armin Theophil Wegner (1886-1978), militare e scrittore tedesco, testimone del genocidio armeno, oppositore del nazismo; Tahir Elci (1966-2015), avvocato curdo e attivista dei diritti umani, ucciso a Diyarbakir il 28 novembre 2015; Alex Langer (1946-1995) politico, scrittore, leader del movimento ambientalista e pacifista, impegnato per la difesa dei diritti umani; Anna Stepanovna Politkovskaja (1958-2006), giornalista russa, impegnata per denunciare le violazioni dei diritti umani in Cecenia, uccisa a Mosca il 7 ottobre 2006; Marisol Macias Castaneda (1972-2011), giornalista messicana uccisa per le sue denunce contro i narcotrafficanti il 24 settembre 2011; Wangari Muta Maathai, (1940-2011), prima donna africana ad aver ricevuto il premio nobel per la Pace; ambientalista, biologa, attivista, promotrice dello sviluppo sostenibile, ideatrice della Green Belt Movement per la riforestazione del Kenya. Altri tre alberi sono stati poi piantumati nel 2017 e sono stati dedicati a: -Danilo Dolci (1924-1997), sociologo, poeta, educatore, testimone persuaso della nonviolenza e della legalità, amico di Aldo Capitini, fu soprannominato il Gandhi della Sicilia. Ha promosso lotte non violente contro la mafia ed il sottosviluppo, per i diritti ed il lavoro. -Irena Sendler (1910-2008), Infermiera e assistente sociale polacca, salvò circa 2500 bambini ebrei del ghetto di Varsavia dai campi di sterminio nazisti; -Angelo Vassallo (1953-2010), Sindaco di Pollica (SA), assassinato il 5 settembre 2010 dalla camorra al fine di punire un rappresentante delle istituzioni che si era opposto a pratiche illegali e per il suo impegno verso la legalità e l’ambiente. Fu soprannominato il “sindaco pescatore”.