La Forza della Speranza -Racconti di luce nel buio della pandemia, è il titolo del libro realizzato dalle Comunità parrocchiali di Santa Maria Assunta della Spineta e di San Sabino in Fratta Todina. La presentazione ufficiale avverrà nella Chiesa del Convento francescano di Santa Maria della Spineta (via della Clausura, 15) sabato 1 maggio alle ore 11.15, al termine della Celebrazione eucaristica delle 10.30. Per il rispetto delle normative anti-Covid, i posti disponibili sono limitati: per questo l’iniziativa sarà trasmessa in diretta sulla pagina Facebook Santa Maria della Spineta.
Il progetto
Il progetto La Forza della Speranza, ha preso vita all’inizio di questo anno dalla volontà di alcuni parrocchiani di trasmettere un messaggio di speranza in un tempo di grandi difficoltà legate all’emergenza sanitaria Covid 19.
Il sottotitolo Racconti di luce nel buio della pandemia lascia intendere la struttura e il messaggio di fondo della pubblicazione: storie di persone ordinarie che, tra le numerose fatiche quotidiane, non smettono di cercare motivi per sorridere e continuare a sperare.
Giovani, coppie di fidanzati, sposi, educatori e tanti altri, ognuno con il proprio vissuto messo a disposizione di chi cerca una via per scovare la luce là dove sembra prevalere il buio.
Il libro
Il libro, edito da Edizioni Porziuncola, ospita tra le prefazioni quella di monsignor Gualtiero Sigismondi, vescovo della Diocesi di Orvieto-Todi, e quella di padre Domenico Spagnoli, guardiano del Convento di Santa Maria della Spineta.
“La Speranza -scrive monsignor Sigismondi nella prefazione del libro- può essere considerata il filo conduttore di questi scritti: è lei a prenderci per mano fin dall’inizio e a condurci lungo tutto il cammino. Quello che ebbe a dire un sacerdote polacco, il beato Jerzy Popieluszko, tutti coloro che incontriamo in queste pagine ce lo ripetono in coro: non si può più uccidere la Speranza”.
La raccolta di riflessioni sarà disponibile a partire da sabato 1 maggio. Per ulteriori informazioni: pagina Facebook Santa Maria della Spineta.