La scelta preferenziale per i poveri è quella che accomuna tutte le attività del “Natale amico” diocesano per sottolineare l’aspetto dell’accoglienza e fraternità con i poveri “vicini”, che sono coloro che s’incontrano ogni giorno in città e che chiedono l’elemosina, i malati, i carcerati, le tante famiglie fragili, gli immigrati, gli anziani. Una carità che non dimentica le persone sole, malate, detenute in carcere, che saranno visitare da mons. Paglia in questo Natale, mentre nella cattedrale di Terni il 25 dicembre si terrà il pranzo di Natale con il Vescovo e oltre 250 invitati, anziani, poveri, extracomunitari, assistiti dalle associazioni caritative della diocesi, in gran parte coloro che frequentano ogni giorno la mensa diocesana “San Valentino”, ma anche intere famiglie che hanno deciso di trascorre la festa non a casa propria ma insieme ai più bisognosi della città. “Tutti abbiamo bisogno di una maggiore forza, compattezza, per poter vedere un futuro migliore per questa nostra terra – sostiene mons. Paglia. – Il Natale sia allora un momento di rinascita per tutti, rinascita per una maggiore creatività nell’amore e nel pensare il futuro, rinascita per ciascuno e per la città”. Una solidarietà che coinvolge adulti e bambini, come gli studenti della scuola primaria dell’istituto comprensivo di Campomaggiore di Terni che, anche quest’anno, hanno preparato originali portaposate per gli ospiti del pranzo di Natale, hanno promosso una raccolta alimentare insieme alla San Vincenzo de’ Paoli sempre per l’incontro natalizio e un mercatino solidale il cui ricavato sarà destinato ad opere di beneficenza. Doni che sono stati consegnati a mons. Paglia nel corso dell’incontro, ormai divenuto una simpatica tradizione prenatalizia, con gli studenti per lo scambio augurale e ai quali il Vescovo ha rivolto sentiti ringraziamenti per la sensibilità e l’impegno mostrato a favore dei più bisognosi. Anche nelle parrocchie tante sono le iniziative di solidarietà, le cene organizzate alla vigilia di Natale per i poveri e le persone sole, per consentire a tutti di vivere la gioia del Natale come in famiglia; mentre le raccolte d’Avvento saranno destinate dalla Caritas diocesana per il potenziamento delle strutture di accoglienza per donne sole o abbandonate. La tradizione si rinnova anche alla casa di riposo Tiffany per il pranzo di Natale in istituto organizzato dai volontari della Comunità di Sant’Egidio.
La forza del Natale
Le iniziative organizzate a favore delle categorie più deboli della società
AUTORE:
E. L.