La comunità nursina è tornata a Santa Maria Argentea

Riaperta la concattedrale con una cerimonia presieduta da mons. Fontana

La comunità cristiana nursina è tornata alla concattedrale di Santa Maria Argentea. L’inaugurazione della riapertura della chiesa parrocchiale, dopo due anni di restauro, si è tenuta domenica 23 dicembre. “Il più bel regalo di Natale” è stato definito dall’Amministrazione comunale della città di San Benedetto che, per bocca dello stesso sindaco Naticchioni ha ringraziato pubblicamente l’arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Riccardo Fontana.”Dopo il recente restauro della basilica di San Benedetto, in cui è tornata ad abitare ed operare una giovane e preziosa comunità di monaci benedettini – ha affermato il primo cittadino – un nuovo ed importante tassello di cultura e di arte è stato restituito ai fedeli e alla città. Non possiamo non esserne riconoscenti e non darne merito al nostro Arcivescovo che, ancora una volta, ha dimostrato di tenere molto alla nostra comunità”. Santa Maria Argentea, monumento leggermente più defilato rispetto a quelli che si affacciano sulla piazza principale ma non meno importante quanto ad arte ed architettura, riapre così le porte ai fedeli, più splendida che mai. “La chiesa, cattedrale dal 1821 e concattedrale dal 1988, anno della costituzione dell’arcidiocesi di Spoleto Norcia, è stata chiusa per restauro circa due anni fa – racconta il parroco don Antonio Diotallevi – allo scopo di rinnovare completamente la pavimentazione; ma a questo lavoro se ne sono aggiunti degli altri a catena che hanno cambiato e abbellito ancor più gli interni”. Tutte le modifiche e i cambiamenti apportati sono stati illustrati dal progettista e direttore dei lavori, l’ingegnere Fabio Iambrenghi. “L’intervento maggiore – ha detto – è stato quello della sostituzione della degradata pavimentazione degli anni ’60 e della successiva collocazione di marmi policromi. Altro lavoro impegnativo ha interessato il soffitto. Fino al ’58, prima del crollo, presentava decorazioni a stucco poi fu sostituito da un soffitto piano privo di decorazioni che appiattiva la prospettiva della chiesa. L’occasione del restauro del pavimento ci ha permesso così anche di creare un controsoffitto in cartongesso sul quale sono state riproposte delle architetture illusionistiche a trompe-l’oeil per conferire maggiore ampiezza e profondità alla navata”. Altri lavori che hanno richiesto tempo ma che ripagano pienamente l’impegno delle maestranze sono stati quelli della tinteggiatura delle navate, realizzata in due colori per evidenziare le costolature, la ripulitura di tutti gli arredi lignei, dai portali esterni alle bussole, dal coro all’antica sagrestia, il miglioramento dell’illuminazione di sala, grazie all’applicazione di fari al di sopra delle cornici e di sei lampadari di Murano tra gli archi della navata. Resta solo da riposizionare il restaurato organo Fedeli, del quale è stata rimontata solo la mostra di canne. Ad inaugurare la riapertura della Concattedrale è stata una cerimonia solenne presieduta dall’Arcivescovo di Spoleto-Norcia, mons. Riccardo Fontana, alla presenza di illustri personalità, oltre che religiose, politiche, civili e militari, tra queste il presidente della Giunta regionale Maria Rita Lorenzetti, il Prefetto della provincia di Perugia Gianlorenzo Fiore e il comandante regionale dei carabinieri, generale Lotti.

AUTORE: Antonella Franceschini