C’è una Giornata che nell’anno la Chiesa dedica ai malati. In quel giorno sono loro i protagonisti della celebrazione liturgica, loro è la preghiera che si innalza per la Chiesa e per la vita del mondo. È la Giornata del malato, che la diocesi si preparara a celebrare per la diciassettesima volta domenica 15 febbraio, alle ore 15, nella chiesa di Santa Lucia dedicata a Maria ‘Regina della Pace’. Una chiesa moderna, bella ed accogliente, senza quelle barriere archiettoniche che rendono la vita difficile a malati, anziani e perfino alle giovani mamme alle prese con le carrozzine. Una Giornata che ormai anche le parrocchie celebrano in diverse occasioni più o meno straordinarie. Anche domenica, come da tradizione, alla messa presieduta dall’Arcivescovo, parteciperanno numerosi fedeli tra portatori di handicap, anziani, familiari di malati, medici, operatori socio-sanitari e volontari. Unitalsi, Croce rossa, Centro volontari sofferenza (Cvs), Associazione perugina di volontariato sono le più note e tradizionali sigle. Le offerte raccolte durante la celebrazione contribuiranno alla realizzazione della statua di Giovanni Paolo II che sarà posta nell’area verde dell’ospedale Santa Maria della Misericordia. ‘Nella formula oggi invalsa di ‘qualità della vita’ ci sono valori autentici ‘ afferma mons. Chiaretti ‘, ma anche forzature e futilità che offendono la vita. Educare alla salute e alla vita significa educare al rispetto della dignità umana che si radica nella nostra reciprocità’. L’Arcivescovo lo ha sottolineato proprio nel commentare il messaggio della Cei diffuso in occasione dell’imminente XVII Giornata mondiale del malato, che la Chiesa celebra l’11 febbraio, festa liturgica della beata Vergine Maria di Lourdes.
La Chiesa senza nessuna “barriera”
Diocesi. Le celebrazioni per la Giornata del malato di quest'anno
AUTORE:
Maria Rita Valli