Luciano Rossi, classe 1953, sposato, quattro figli, è stato eletto alla Camera nelle elezioni politiche dell’aprile 2006. Deputato di Forza Italia, è componente della X commissione Attività produttive. In Umbria era stato consigliere regionale dal 2000 al 2006. Presiede il consiglio federale della Federazione italiana di tiro a volo (Fitav) e siede nel Consiglio nazionale del Coni. Chi farà, per primo, il partito unitario? La destra o la sinistra? ‘Sono sicuro che la sinistra riuscirà, per prima, a fare il suo Partito democratico. Il brutto è che crescerà sempre più una sinistra massimalista. A sinistra c’è una fortissima voglia di stare insieme per il mantenimento del potere, e quindi temo fortemente che i nostri avversari sapranno restare coesi. Questo, beninteso, non sulla base di tradizioni politiche o ideali comuni, quanto per mantenere i loro posti di potere. Tuttavia non credo che il centralismo e lo statalismo della sinistra possano ancora durare a lungo, convinto come sono che il sistema degli sprechi sia ormai consegnato alla storia. Oggi la società italiana richiede un sistema che premi la qualità, il merito, la sussidiarietà orizzontale. E, da tempo, già intravedo evidenti segni di cedimento del sistema di potere che la sinistra vorrebbe restaurare, che coincidono col crollo dei valori nella sinistra italiana’. Questo potrebbe succedere a sinistra. E a destra? ‘Sono assertore convinto del fatto che una casa comune dei moderati possa esistere. Del resto, Berlusconi ha costruito una vera classe dirigente in poco tempo, e non con i soldi della spesa pubblica come ha sempre fatto la sinistra’ Adesso, però, dobbiamo mantenere ben saldo il legame coi nostri valori, poiché il rischio di perderli esiste, a causa delle nostre debolezze umane e politiche. Pertanto fa benissimo Benedetto XVI a parlare chiaro sui valori irrinunciabili. In tal senso, è decisiva per noi la coraggiosa missione di responsabilità della Chiesa, che giustamente ha l’obbligo morale di intervenire anche sulle situazioni umane’. Ma la destra farà il suo partito unitario? E chi dovrebbe guidarlo? Quest’ultimo sembra uno dei principali problemi del centro-destra. ‘Personalmente sceglierei una federazione di partiti. Strumento che, credo, risolverebbe qualche incomprensione fra i nostri partiti. Poi, è del tutto evidente che Forza Italia è da tempo il primo partito in Italia e continua a crescere, secondo i sondaggi. Dunque solo Berlusconi può essere il leader dell’alleanza dei partiti del centro destra, poiché il centro destra senza Berlusconi non avrebbe senso. Noi punteremo sui nostri giovani ma il faro resta Berlusconi e, sinceramente, fatichiamo ad immaginarne altri. Con Berlusconi e con il centro sinistra privo della sua ala massimalista, torneremmo subito alla guida di questo Paese. Cosa fondamentale, perché oggi nel mondo siamo ‘l’Italietta’ e solo Berlusconi ci aveva restituito, nei suoi anni di leadership, quel protagonismo che meritiamo come italiani. Mi commuovo sempre quando ripenso ai suoi discorsi al Congresso degli Stati Uniti o a Pratica di Mare, ai suoi incontri con Putin, leader della grande Russia’ Come possiamo dimenticare tutto questo?’. Per rinnovare l’alleanza del centro-destra occorre convincere l’Udc. Con Berlusconi astenuto, Casini vota con Prodi sull’Afghanistan”Riporteremo presto l’Udc nella sua vera casa. E anche Mastella, che ha avuto delle evidenti convenienze nel supportare il governo di sinistra, un giorno non lontano potrebbe essere dei nostri. Visto che ha fatto il Partito dei pensionati? Irretito dalle ‘sirene’ del centrosinistra, poi ha fatto un immediato dietrofront: con i suoi numeri, già siamo maggioranza nel Paese. Ora occorre una nuova legge elettorale per rafforzare il bipolarismo e per avere quel premierato ‘forte’ che serve all’Italia’. Ma come riportare l’Udc ‘a casa’? ‘Semplice: basta ascoltare i suoi elettori, che vogliono tornare quanto prima ad essere parte attiva nel centro-destra. A Roma, a piazza San Giovanni, la base dell’Udc era con noi di Forza Italia a manifestare contro Prodi, mentre i loro vertici erano a Palermo. Se poi vogliamo essere deboli a tutti i costi e farci male da soli, allora”. E i Dico? ‘La nostra proposta di legge per agevolazioni fiscali per le famiglie numerose (presentata il 29 mattina anche a Perugia, all’hotel Rosetta, ndr) è una chiara risposta ai Dico. Solo noi vogliamo intervenire sulle necessità concrete della famiglia, altro che Dico! Siamo infatti consapevoli che, se ‘il Piccolo Stato’ che è la famiglia soffre, l’intera Italia soffre’.
La Cdl invita l’Udc a tornare attivamente nel centrodestra
Secondo Luciano Rossi di FI, è questo ciò che desidera l'elettorato. Quanto ai leader, devono essere Berlusconi... e Benedetto XVI
AUTORE:
Paolo Giovannelli