Jacopone nero su bianco

Si inaugura il 1'dicembre a Todi una grande mostra sul celebre frate. In esposizione, le più antiche fonti scritte e opere d'arte del XII e XIII secolo

Le Laude rappresentano certamente i suoi scritti più famosi e oggi, in occasione delle celebrazioni per il VII centenario della morte (1306 – 2006), Todi, sua città natale, gli dedica una mostra. ‘Jacopone da Todi e l’arte in Umbria nel Duecento’ è il tema dell’esposizione che si inaugura venerdì 1’dicembre, alle 18, presso la sala del Consiglio comunale, alla presenza delle autorità istituzionali a cui farà seguito la visita alla mostra presso il Museo pinacoteca. Del grande frate – poeta del Duecento, una delle figure più affascinanti del francescanesimo delle origini, la mostra ripercorrerà non soltanto la sua particolare esperienza umana e spirituale, raccontata attraverso fonti storico – documentarie, agiografiche, letterarie e iconografiche, ma approfondirà anche il suggestivo dialogo tra la sua produzione poetica e l’arte figurativa del suo secolo. Due sono le sessioni espositive: la prima, curata da Enrico Menestò, dell’Università di Perugia, tratterà la parte più strettamente legata alla vita e alla produzione letteraria del poeta, mentre la seconda, prettamente storico – artistica, curata da Fabio Bisogni, dell’Università di Siena, proporrà opere di pittura, scultura e oreficeria del XII e XIII secolo, che permetteranno al visitatore di ricostruire lo straordinario processo evolutivo delle tipologie e dei modelli artistici medievali. Ad opere legate alla colta ed estatica committenza benedettina, espressione di una cultura figurativa ancora ispirata al registro aulico dello stile romanico, si affiancheranno croci dipinte e paliotti con ‘Storie di san Francesco’, che testimoniano l’influenza esercitata dagli Ordini mendicanti – quello francescano in primis – sulle arti visive. Tre saranno i temi illustrati in questa sezione: il Crocifisso e la Passione di Cristo, la Madonna, San Francesco, tutti soggetti che il poeta ha più volte affrontato. ‘Ma la vera importanza di Jacopone ‘ sostiene Enrico Menestò – consiste nella sua opera, in primo luogo poetica, in quella raccolta di un centinaio di laude che hanno avuto una grandissima e lunga fortuna, colpendo nel profondo la sensibilità popolare: a lui si ascrivono anche la notissima sequela Stabat Mater dolorosa e due brevi prose latine, i Dicta e il Tractatus utilissimus sull’unione mistica’. In questa stessa sezione l’esposizione di materiale documentario di diversa origine, aiuterà a ricostruire i diversi momenti conosciuti della vita del poeta. Troveremo i testimoni più importanti della tradizione manoscritta del laudario e alcuni codici che hanno trasmesso il Tractatus utilissimus e i Dicta, nonché le edizioni a stampa (incunaboli, cinquecentine, seicentine) del Laudario. Occasione di riflessione sarà inoltre rappresentata dai vari manoscritti contenenti le ‘vite antiche’ di Jacopone, che cercheranno di far luce su tutta la particolare questione delle leggende agiografiche. Una sottosezione si occuperà dell’iconografia: molte saranno le immagini che testimoniano la fortuna iconografica di Jacopone, tra le quali le miniature di manoscritti e xilografie di edizioni antiche, opere sacre e profane realizzate a Todi e dintorni, raffigurazioni moderne e contemporanee. È stata anche indagata l’influenza che il frate ha avuto sull’arte del suo tempo: una ricerca difficile – sostengono i curatori – perché le tematiche più care al poeta, come quella della Passione di Cristo, tipicamente francescane, sono diffusissime nell’arte europea del XIII e XIV secolo. La mostra, promossa dal Comune di Todi, dalla diocesi di Orvieto – Todi, dall’Unione europea, dalla Repubblica italiana, dalla Regione Umbria, dalla Provincia di Perugia, dall’Agenzia di promozione turistica dell’Umbria, è stata patrocinata dal Ministero per i Beni e le attività culturali, dalla Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici dell’Umbria, dalla Soprintendenza per i beni artistici e il paesaggio e dal Comitato nazionale per le celebrazioni di Jacopone da Todi. Il sostegno è della Fondazione Cassa di risparmio di Perugia. Collaborano inoltre la Camera di commercio di Perugia, la Banca popolare di Todi e la Banca popolare di Spoleto. L’organizzazione si deve alla società Arthemisia di Milano.

AUTORE: Manuela Acito