Itinerario storico artistico del castello di Pieve del Vescovo

Un volume di Laura Galli sul prestigioso monumento

Su Pieve del Vescovo è stato pubblicato un bel volume, composto da 95 pagine è provvisto di molte illustrazioni in bianco e nero e a colori; prevede inoltre un ricco glossario e un’accurata bibliografia. Pubblichiamo un contributo sulla storia del castello che l’autrice, Laura Galli, ha preparato per i lettori de La Voce. Laura Galli “Una pieve tra i monti. Itinerario storico artistico del Castello di Pieve del Vescovo” Ed. Edilprom, Perugia dicembre 2001 _________________Dimora suggestiva e carica di storia, il Castello di Pieve del Vescovo, è considerato uno dei monumenti più significativi del territorio perugino. Il prestigio di questo monumento è anche il frutto di interessanti vicende storico-artistiche che si sono svolte nel corso dei secoli tra le sue mura. Non ostante il pregio dell’opera non era mai stata affrontata, in modo completo e scientifico una ricostruzione che comprendesse una globale rilettura del monumento, delle fonti e dei documenti. A colmare questo vuoto è recentemente apparso un breve ma ricco volume, pubblicato dalla Edilprom, che inquadra la genesi del castello, ne descrive il percorso storico-artistico e l’evoluzione costruttiva. L’antico castello fu costruito alla fine del XIV sec. intorno ad un edificio religioso preesistente, attestato come plebs Sancti Johannis nel privilegio del 1206 con cui veniva posto da papa Innocenzo III sotto la giurisdizione del vescovo di Perugia. Occupata nel 1394 dai nobili fuoriusciti perugini e subito liberata dai popolani guidati dal capitano di ventura Biordo Michelotti, nel 1396 l’antica pieve veniva recintata con il permesso del Comune di Perugia da massicce mura e da quattro torri cantonali; il 23 giugno dell’anno successivo fu teatro delle sfarzose nozze tra il valoroso capitano e la nobildonna Giovanna Orsini. Nel periodo rinascimentale il maestoso baluardo perse tuttavia le sue rigide caratteristiche difensive, assumendo le prerogative di una lussuosa residenza signorile abbellita anche da un monumentale giardino. Arricchito di comodità e preziose decorazioni, il complesso divenne meta abituale dei vescovi perugini, che erano soliti trasferirvisi il giorno precedente la festa di san Giovanni per lunghi soggiorni lontano dalla città. Il merito di questi interventi è da attribuire al volere del cardinale Fulvio Della Corgna, nipote del pontefice Giulio III (Giovanni Maria Ciocchi del Monte), che commissionò ad artisti manieristi la decorazione pittorica e plastica delle sale e della corte del castello. A seguito dell’Unità d’Italia, per intercessione presso il Governo del vescovo perugino Gioacchino Pecci, il complesso fu sottratto all’incameramento dei beni conseguente alle leggi demaniali e lo stesso vescovo vi soggiornò periodicamente fino al 1878, anno in cui salì al soglio pontificio con il nome di Leone XIII. La ritirata tedesca, nell’ultimo conflitto mondiale, ha purtroppo provocato la perdita di parte dell’apparato murario e pittorico della struttura. Il castello, massiccio ed imponente, presenta un’interessante stratificazione architettonica ancora leggibile nelle sue murature ciò ha permesso di individuare le varie fasi costruttive; non meno significativo è il ricco corredo decorativo pittorico e plastico ancora visibile nel salone d’onore, nel cortile e nella cappella dedicata a San Giovanni Battista, preziosa memoria dei fasti di questa affascinante dimora che nella documentazione perugina è da secoli attestata come la “Pieve del Vescovo”. L’intero complesso, di proprietà della Curia arcivescovile di Perugia, è dal 1999 affidato alla scuola edile di Perugia che ne cura il restauro, la conservazione e la valorizzazione. Grazie al costante impegno della presidenza, in particolar modo dell’ing. M. Calzoni, e ad un’intensa campagna di restauro, il castello è stato riaperto dopo anni di chiusura, e sta finalmente tornando a “vivere”. In questi due anni al suo interno si sono svolti diversi percorsi formativi che hanno permesso di avviare il restauro della Casa del Pellegrino (struttura annessa), e la messa in sicurezza di molte parti del castello. In questo “speciale” laboratorio gli allievi della scuola, coordinati da docenti preparati nel settore del restauro architettonico e in un ambiente di perfetto connubio tra arte e storia, come è la Pieve del Vescovo, apprendono al meglio le conoscenze e le tecniche del restauro. Per visitare il castello ed il cantiere è necessario mettersi in contatto con la scuola edile di Perugia tel. 075.50.02.475 e-mail info@scuolaedile.perugia.it, che, oltre a predisporre di un ricco calendario di appuntamenti e di iniziative culturali, si propone come struttura di riferimento per favorire incontri con specialisti ed operatori del settore del restauro architettonico.

AUTORE: Laura Galli