Itinerario pedonale lungo le mura di Assisi

Mentre proseguono i restauri della Rocca

Svetta ancora più altera la Rocca Maggiore circondata come è, nel suo nucleo essenziale, da ponteggi atti al consolidamento e al restauro. Il castello albornoziano che domina l’intera vallata è destinato a costituire non solo una allettante attrazione turistica ma anche un grande contenitore utilizzabile come galleria d’arte, museo, o spazio multimediale. Basta considerare la funzione assolta dal Giardino degli Incanti che ha ospitato esecuzioni canore e spettacoli teatrali. Il prato antistante, sistemato e opportunamente custodito, potrebbe (e dovrebbe) essere utilizzato con determinazione anche in occasione del Calendimaggio, relativamente ad alcune manifestazioni: certamente si renderebbe necessario il ripristino con accorgimenti ambientali e funzionali del tracciato fino a Porta S. Giacomo. Anche la Rocca Minore o Cassero di S. Antonio o più comunemente Rocchicciola si avvia a recuperare integralmente agibilità e fascino estetico grazie al secondo stralcio di lavori finanziato dal Piano annuale dei Beni culturali. L’area interna è stata per anni fruita come sede dai Cavalieri del Colle del Paradiso che hanno spontaneamente curato la salvaguardia delle strutture; l’area esterna necessita di interventi di valorizzazione in favore del turista e del cittadino ed anche degli escursionisti, considerata la varietà di sentieri e percorsi che si dipartono dal castello verso i fianchi boscosi del Subasio o i prati sommitali. Una prospettiva estremamente positiva si apre per la cinta muraria che almeno per un lungo tratto verrà riscattata da evidenti segni di degrado. Sta così prendendo corpo l’ambiziosa intenzione di creare un itinerario pedonale lungo le mura cittadine, finalizzato non soltanto a distensive passeggiate ma anche alla riscoperta di siti dimenticati e alla percezione visiva di scorci inediti. Sembra che siano in procinto di ripartire i lavori per il completamento dell’ascensore di collegamento tra piazza Matteotti e via S. Gabriele dell’Addolorata: lavori iniziati, poi sospesi ed ora, a quanto risulterebbe, di nuovo al via con un progetto riveduto e corretto rispetto a quello originario, un progetto più consono ad un’opera che gravita nell’orto della cattedrale nel quale sono stati già rinvenuti reperti archeologici. Dovrebbe essere ripristinato il cunicolo di epoca romana che partendo dal citato orto si dilunga fino all’anfiteatro. Come sarà finanziata l’opera? Sorgeranno intoppi burocratici? Ritorneranno le polemiche tra sostenitori e contrari?

AUTORE: Francesco Frascarelli