Le Chiese umbre si apprestano a interpellare i giovani e a lasciarsi interpellare da loro. Assisi, 15/17 novembre 2001. Auguri. Interpellare i giovani, lasciarsi interpellare da loro. Splendido. Nel Concilio Ecumenico Vaticano II, la Chiesa cattolica del XX secolo maturò la convinzione che il suo diritto/dovere di insegnare a tutti le verità di fondo della vita poteva avere ancora spazio solo ad un patto: di essere disposta ad imparare da tutti. Il dialogo. I laicisti incitrulliti dalla malevolenza truccata da tolleranza dissero che era solo un éscamotage per rimanere a galla.I minimalisti dissero che quella era una posizione puramente pragmatica, nel contesto di un concilio che era stato solo pastorale, non teologico (come se fosse possibile separare i due termini). In realtà la Chiesa che impara da tutti è la più elementare proiezione della sua fede nel Dio di Gesù di Nazareth: se il #$Papà#$ del Figlio di Maria è davvero il Dio di tutti, uno dei compiti fondamentali della sua Chiesa è imparare tutti. Su questo sfondo ognuno di noi augura oggi alle Chiese umbre quello che ritiene di maggior significato in questo suo interpellare i giovani e lasciarsi interpellare da loro. Anche alla fioca luce di questa sonnolenta abat jour fiorisce l/augurio. Coerente con quello che il suo ebdomadario ha imparato a sua volta, o ritiene di aver imparato, da trenta anni di vita condivisa con gente in grave difficoltà; nel momento in cui l/avventurato lettore sgranocchia queste righe sono esattamente anni trenta e giorni venticinque da quando mi sedetti per la prima volta ad una tavola ai bordi della quale i volti erano quasi tutti variamente segnati da rughe profonde, tracciate da quel grande e doloroso fenomeno che chiamano #$emarginazione#$. Che i poveri vivano sempre più nel cuore della Chiesa. Da Giovanni XXIII a Giovanni Paolo II il cantus firmus che fa da sottofondo ininterrotto al Magistero è sempre lo stesso: che i poveri vivano sempre più nel cuore della Chiesa. In loro assenza le sue #$interpellanze#$ ai giovani e ai meno giovani cadono nel vuoto con l/insostenibile leggerezza delle interpellanze parlamentari.