Giornata delle comunicazioni sociali: l’intelligenza artificiale al centro dell’incontro di Ucsi Umbria

Fedele al tema scelto dal Papa per la 58’ giornata mondiale delle comunicazioni sociali, l’Ucsi Umbria (era presente la presidente Manuela Acito) ha organizzato un incontro, insieme con l’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali dell’arcidiocesi di Perugia – Città della Pieve e l’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria, per riflettere su “Le frontiere dell’intelligenza artificiale: opportunità, rischi, risvolti deontologici ed etici” nell’informazione.

L’incontro, moderato dalla direttrice dell’Ufficio comunicazioni sociali dell’arcidiocesi di Perugia Maria Rita Valli, è stato aperto dal saluto del vicario generale mons. Simone Sorbaioli e ha visto la partecipazione di Stefano Bistarelli, professore di Informatica presso il Dipartimento di Matematica e informatica dell’Università di Perugia, di Michele Partipilo, giornalista ed esperto di diritto dell’informazione e deontologia professionale, e di don Alessandro Picchiarelli, sacerdote della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, laureato in Ingegneria informatica e delle telecomunicazioni, teologo morale e docente alla Pontificia università Urbaniana.

Ad introdurre l’incontro la relazione del prof. Bistarelli, che ha condotto i presenti in un viaggio nell’intelligenza artificiale tra fantascienza e applicazioni, con riferimenti anche all’uso di ChatGpt nella creazione dei testi.

Partipilo ha invece affronato l’importante questione della deontologia per un’informazione dalla parte dell’uomo, con riferimenti al messaggio del Papa per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali dal titolo: “Intelligenza artificiale e sapienza del cuore: per una comunicazione pienamente umana”.

Richiamando i rischi e le opportunità che l’intelligenza artificiale rappresenta per la professione giornalistica in termini di etica e rispetto della verità dei fatti, Partipilo ha sottolineato come la figura del giornalista rimanga indispensabile per mantenere salda la deontologia nel campo dell’informazione, pur in presenza di un apporto sempre crescente e non necessariamente negativo da parte dell’intelligenza artificiale.

Don Picchiarelli ha sfatato il mito della neutralità algoritmica, presentando la cultura algoritmica e le domande etiche che essa pone al nostro tempo. Anche qui con puntuali riferimenti al messaggio del Pontefice.

Molti sono stati i colleghi, presenti nella Sala del Dottorato del complesso della cattedrale di Perugia o connessi online, a partecipare all’incontro, che si è distinto per l’interesse della tematica in relazione alla professione giornalistica e per la grande competenza e chiarezza dei relatori.

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