A vent’anni di distanza, si terrà finalmente un nuovo concorso pubblico per gli insegnanti di Religione cattolica. Lo prevede l’intesa firmata nei giorni scorsi dal presidente della Cei, card. Matteo Zuppi, e dal ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara.
L’accordo riguarda il concorso ordinario per la copertura del 30 per cento dei posti vacanti; il restante 70 per cento dei posti disponibili sarà invece assegnato con una procedura straordinaria, riservata ai docenti con almeno 36 mesi di servizio. Complessivamente si tratta di circa 6.400 insegnanti in tutta Italia.
Tra i requisiti per partecipare alla selezione – che si articolerà in una prova scritta e in una orale – è prevista la certificazione dell’idoneità diocesana all’insegnamento della Religione cattolica, “rilasciata dal responsabile dell’Ufficio diocesano competente, nei novanta giorni antecedenti alla data di presentazione della domanda di partecipazione”.
In attesa del bando. Liucci: “da sette anni annunci e poi niente”
Per il momento manca ancora il bando effettivo. E non è solo un pro-forma, perché “sono ormai trascorsi sette anni dalla notizia che sarebbe uscito il bando, e ogni anno si è ripetuta la stessa promessa, che puntualmente non si è realizzata”, commenta con un po’ di amarezza il referente Irc per l’Umbria, prof. Massimo Liucci.
In Umbria 450 insegnanti di religione
Nella nostra Regione gli insegnanti di Religione cattolica ammontano a circa 450.
Il card. Zuppi ha comunque espresso gratitudine al ministro per “aver colmato un vuoto, e per la collaborazione aperta e feconda che si è instaurata in vista di questo importante passaggio. Al di là dell’atto formale, richiesto dalla legge, il presente accordo riconosce e riafferma il valore degli insegnanti di Religione nelle nostre scuole: educatori preparati e appassionati che arricchiscono l’esperienza scolastica con un’occasione unica di dialogo, approfondimento culturale e confronto interdisciplinare. È giusto che sia data loro maggiore stabilità e sicurezza”.
A sua volta Valditara ha promesso: “Tradurremo rapidamente questo accordo in fatti concreti”. Secondo alcune ipotesi, già a febbraio potrebbe essere pubblicato il bando del concorso ordinario, in cui sarà stabilita la data della prova. Per il ministro, una “soluzione equilibrata”, che tiene conto sia della qualità dell’insegnamento sia delle “legittime aspettative” di tanti insegnanti
Boom di iscritti all’Issra di Assisi, per il titolo che abilita all’insegnamento
Sono circa 150, tra studenti ordinari e ospiti, i nuovi gli iscritti all’Issra, l’Istituto superiore di scienze religiose di Assisi. Il che significa un numero addirittura triplicato rispetto a cinque anni fa.
In Umbria la laurea quinquennale presso l’Issra dà l’unico titolo di studio valido per l’insegnamento della Religione cattolica nelle scuole.
La specializzazione post-triennio comunque offre anche una formazione catechetico-ministeriale, con particolare attenzione all’ambito del matrimonio e alla dottrina sociale della Chiesa.
Per informazioni sui corsi, iscrizioni, contatti si può consultare il sito ISSRA.
Dario Rivarossa