Nel corso dell’omelia per il ritorno del Corporale a Bolsena, accanto alla sacra Pietra, il nostro Vescovo ci aveva esortato con queste parole: “Chiediamo sempre a Dio la freschezza del cuore e l’entusiasmo dello spirito. Queste due memorie risiederanno insieme nel luogo dove tutto è iniziato. Le comunità di Bolsena e Orvieto vivono entrambe il divino sacrificio eucaristico. Preghiamo affinché queste memorie siano sempre suscitatrici di benedizione per la nostra comunità. Noi abbiamo il seme di quella goccia di sangue; così noi veniamo richiamati a entrare nel cuore di Cristo. Lo Spirito di Dio, attraverso le lingue di fuoco, viene a restituirci l’incandescenza. Le nostre parole, a volte, sono tiepide; chiediamo allo Spirito di Dio di darci vigore attraverso quello che il Signore ci insegna. Chiediamo allo Spirito di Dio di farci entrare”.
È sulla scia di questa missione che ci siamo preparati al meglio per il Corpus Domini, facendoci aiutare da amici di eccezione, come lo scrittore e giornalista Antonio Socci ed Enrico Petrillo, marito di Chiara Corbella, morta in odore di santità. Oppure Natalia Tsarkova, “la pittrice dei Papi”. E ancora, Amedeo Minghi con la sua opera “I cercatori di Dio” e suor Anna Nobili, che da ‘cubista’ è diventata “ballerina di Dio”, prima come suora operaia della Santa Casa di Nazareth, poi come ideatrice di una nuova forma di danza, la holy dance. E così sarà per l’incontro con Massimo Cacciari che ci parlerà della Seconda lettera ai Tessalonicesi.
Insieme a tanti altri momenti di preghiera, come le meditazioni poetiche e musicali in memoria di mons. Italo Mattia e, soprattutto, i pomeriggi di adorazione eucaristica nella cappella del Corporale animata dalle parrocchie della Rupe (invitate, venerdì 31, a osservare il digiuno e l’astinenza secondo un voto del 1657).
Un programma ben nutrito che, per non perdere il suo scopo, deve ritornare alla sera di domenica scorsa, quando il sacro Corporale è stato accolto a Ponte del Sole, come 750 anni fa da papa Urbano IV, e poi scortato e accompagnato con tutti gli onori, prima fino a piazza della Repubblica poi fino al duomo. Insieme al Vescovo c’erano le autorità civili e militari, i sacerdoti, i diaconi, tante associazioni ecclesiali e civili presenti sul territorio, le confraternite, la banda musicale, le società sportive e le scuole, e tantissima gente di buona volontà, tra cui i podisti e gli staffettisti della Rupe e il Comitato cittadino dei Quartieri che, insieme al Comitato festeggiamenti del Corpus Domini e ai ragazzi dell’oratorio “S. Filippo Neri”, hanno saputo organizzare una magnifica fiaccolata per le vie cittadine segnate dal passaggio del Corporale fino al suo ingresso per la Porta santa.
C’eravamo tutti, domenica, ad accogliere la reliquia più preziosa del miracolo più grande e più ordinario che è l’eucarestia. Se la folla di domenica continuasse in questo clima di accoglienza e di preghiera, cosciente che Gesù si dona ai semplici e a quanti vogliono portarlo per le strade del nostro mondo, allora capiremmo veramente che è l’eucarestia a costituirci come Chiesa e non come apparato cerimonioso. E nello stesso tempo, che è la Chiesa a fare l’eucarestia, cioè ad avere tra le mani il tesoro più importante, l’unico capace di trasfigurare e dare un senso pieno all’umanità.
Gli eventi di domenica 2 giugno
Celebrata giovedì 30 maggio a Orvieto la memoria dell’istituzione del Corpus Domini, con la messa in duomo presieduta dal Vescovo e la processione con il Ss. Sacramento per le vie della città, cui hanno preso parte i bambini della prima comunione. Cresce l’attesa per domenica 2 giugno, solennità del Corpo e Sangue di Cristo, festa che assume un significato tutto particolare in questo tempo giubilare diocesano, in cui ricordiamo i 750 anni del miracolo di Bolsena e della bolla Transiturus con cui papa Urbano IV istituì per tutta la Chiesa proprio la solennità del Corpus Domini. La giornata avrà inizio alle ore 5.45 a Orvieto con l’accoglienza alla Porta santa dei partecipanti alla XVII Marcia della fede. Seguiranno, alle ore 6, l’ostensione del sacro Corporale e la messa presieduta dal Vescovo. Alle ore 9 la solenne concelebrazione presieduta dal card. Fernando Filoni, prefetto della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli. Al termine, processione per le vie della città con l’eucaristia e il Corporale del miracolo, preceduta dal Corteo storico. Sempre il 2 giugno a Bolsena il card. Giuseppe Bertello, presidente del Governatorato del Vaticano, alle ore 17, presiede la messa nella basilica di Santa Cristina; la successiva processione eucaristica si snoderà su un’infiorata preparata dalla popolazione. Programma con tutti gli eventi sul sito www.diocesiorvietotodi.it.