Mons. Giuseppe Betori, segretario generale della Cei, ha inaugurato solennemente l’anno accademico (il XXXI) dell’Istituto teologico di Assisi. Mons. Betori, che è stato docente di Sacra scrittura dal 1974 fino allo scorso anno, preside dal 1982 al 1985, ha presieduto una concelebrazione eucaristica nella basilica di San Francesco venerdì 5 ottobre sottolineando la grande importanza che riveste per tutta la Chiesa questo fecondo centro di studi che ha già visto cinque ex docenti elevati alla dignità vescovile. In ordine di tempo, oltre al già citato, essi sono: Giovanni Benedetti, vescovo emerito di Foligno, già docente di (Filosofia fondamentale 71/75), Ennio Antonelli, arcivescovo di Firenze, già segretario generale della Cei (Teologia dogmatica 71/85), Pietro Bottaccioli, vescovo di Gubbio, (Diritto canonico 86/89), Antonio Buoncristiani arcivescovo di Siena (Sociologia 86/94). Il rito si era aperto con il canto del “Veni Creator”, corale invocazione allo Spirito santo, sotto la cui protezione veniva posta la missione di coloro che primariamente assumono il compito e la grande responsabilità di dimostrare che la Chiesa è il volto di Dio in mezzo agli uomini. Il commento al libro del profeta Baruch ed al brano evangelico che ricorda l’invio in missione dei primi 72 discepoli ha consentito al celebrante una vera e propria “Lectio” intonata alla ricorrenza ed in cui si percepiva centrale il monito ad accogliere senza riserve l’interezza della verità cristiana: un imperativo che, lungo i sentieri del tempo, collega Betsaida e Cafarnao alle città del travagliato mondo contemporaneo. Nel saluto finale, prima della solenne benedizione, il vescovo Betori ha manifestato una acuta nostalgia dell’insegnamento svolto presso il Teologico di Assisi, ricordando i volti delle centinaia di studenti ai quali ora come allora ha rivolto l’esortazione a far tesoro della esperienza di studio, ancorché rigorosa e severa, durante la quale si edifica la persona per consolidarne la presenza nel mondo secondo il disegno e la volontà della Divina Provvidenza. Nello stesso giorno si è tenuta sotto la guida del preside mons. Vittorio Peri l’assemblea degli studenti che nello scorso anno avevano raggiunto la consistenza di 286 iscritti (220 uomini e 66 donne; 77 laici, 38 seminaristi, 7 presbiteri, 3 diaconi, 161 religiosi/e). L’andamento delle iscrizioni, aperte lo scorso 3 settembre ed ancora in corso, lascia intendere che questo numero sarà superato. Di questo ha preso atto con soddisfazione il vescovo Sergio Goretti, intervenuto in qualità di Presidente della Conferenza episcopale umbra. Il Presule ha definito i ministri del vangelo “sentinelle vigili” alle quali è affidato il compito di aiutare le persone a vivere il cambiamento in un mondo profondamente mutato, denso di incognite, in continua trasformazione. Questa consapevolezza è il fondamento dell’importanza della preparazione in questo luogo prezioso – il Teologico – che sta a cuore ai vescovi quale segno di unità della regione ecclesiastica umbra, di quella unità che, spesso, rimane ancora un obiettivo da conseguire piuttosto che una conquista da celebrare.
Inaugurazione Anno accademico
Mons. Betori al Teologico di Assisi
AUTORE:
P.d.G.