Inaugurato il “Grande Anello” dei Sibillini

L'intero progetto di 110 chilometri sarà completato in due anni

Il Parco Nazionale dei monti Sibillini, nell’ambito della “Giornata europea dei parchi”, ha organizzato per questi giorni una serie di attività di interpretazione naturalistica, per la maggior parte connesse all’apertura di uno dei circuiti escursionistici più lunghi e completi dell’intera area protetta: il Grande Anello dei Sibillini. L’inaugurazione ufficiale di questo percorso si è tenuta, sabato scorso 19 maggio, presso il Teatro comunale di Visso, alla presenza del sottosegretario all’ambiente Valerio Calzolaio, del presidente della regione Marche Vito D’Ambrosio, del senatore Mario Cavallaro e, naturalmente, del presidente e vicepresidente del Parco Carlo Alberto Graziani e Alberto Naticchioni, del presidente della Comunità del Parco Nando Ottavi e dei sindaci dei comuni inclusi nell’area umbro-marchigiana. La cerimonia inaugurale è cominciata con l’illustrazione, da parte del presidente Graziani, del progetto “Un parco per tutti”, del quale il Grande Anello rappresenta la prima fase esecutiva. “Il progetto – ha detto in apertura – è un grande ed ambizioso piano finalizzato alla scoperta e fruizione dell’intero territorio del Parco. Si articola intorno al circuito del Grande Anello in maniera da attrarre, sull’esempio di simili interventi realizzati in alcune regioni alpine ed appenniniche, un turismo escursionistico in grado di attivare un’economia diffusa”. Un progetto ad alto sviluppo sostenibile, allora, quello di “Un parco per tutti”, soprattutto se si considerano i suoi obiettivi, principalmente incentrati sulla volontà di permettere a tutti, compresi i disabili, di poter liberamente accedere al parco, e di stimolare le produzioni agricole tradizionali, obiettivo, quest’ultimo, che si concretizzerà attraverso la realizzazione di nove rifugi escursionistici lungo il Grande Anello. L’intero progetto sarà completato nell’arco di due anni ma molti servizi, compresa la segnaletica, sono già stati ultimati e hanno permesso di effettuare le prime escursioni lungo questo tratto di centodieci km circa. La prima escursione è stata quella che sabato scorso ha portato un consistente gruppo di turisti da Visso al santuario di Macereto dove è stato emozionante assistere alla liberazione di due poiane curate dal Wwf Marche e alla rappresentazione teatrale “La battaglia del pian perduto”, per proseguire, in serata, con lo spettacolo “La notte delle paure” tenuto dalla cooperativa “Are”. Fino al prossimo 27 maggio altri percorsi tematici su vari tratti del grande anello porteranno alla scoperta dei comuni di Arquata del Tronto, di Norcia, Montefortino, Montegallo e Amandola.

AUTORE: A.F.