“L’opera umana più bella è essere utile al prossimo”, scrisse Sofocle. Sulla scia di queste parole è stata inaugurata la casa “Dopo di noi” intitolata a don Nazareno Amantini, presso la sede del centro San Giovanni in località Giove di Città di Castello, che si prepara a essere un porto di accoglienza sicuro in cui persone disabili e anziane potranno avere assistenza giorno e notte. Il principale promotore di questa importante iniziativa è stato don Giuseppe Amantini, responsabile del Centro, che ha dato la struttura in gestione alla cooperativa sociale “Fiore verde” di Città di Castello. Moltissimi i partecipanti alle cerimonia di inaugurazione che si è aperta con la celebrazione della messa presieduta dal vescovo mons. Domenico Cancian. Don Giuseppe ha poi voluto ringraziare le tante persone che lo hanno aiutato a concretizzare il suo progetto e, con voce commossa dall’emozione, ha ricordato don Nazareno Amantini e Beppe Conti: “persone – ha detto – che mi hanno insegnato ad attuare il Vangelo e volere bene ai più bisognosi”. Presenti all’iniziativa anche le autorità tra cui il sindaco Luciano Bacchetta, l’assessore ai Servizi sociali Andreina Ciubini e l’assessore Fernanda Cecchini. “Siamo di fronte – ha dichiarato il primo cittadino tifernate – a una forma di altruismo molto rara perché risulta più complicato pensare agli altri durante questo difficile periodo economico. Ma la civiltà si misura attraverso i servizi che vengono offerti alle categorie sociali più deboli. Il Comune si impegna quindi a sostenere la vostra attività”. Come ha spiegato Lorenzo Taddei, presidente della cooperativa Fiore verde: “La struttura offre 25 posti letto e rappresenta quindi una risposta molto importante ai bisogni delle famiglie dell’Alta Valle del Tevere e delle zone circostanti. Offriamo anche la possibilità di accogliere temporaneamente persone anziani o disabili”. Continuerà inoltre l’attività del Centro San Giovanni di Giove con programmi di lavorazione della ceramica e animazione. “L’esperienza del volontariato – ha aggiunto Taddei – è una risorsa preziosa da valorizzare”. La casa “Dopo di noi – Don Nazareno Amantini”, ormai operativa, è stata realizzata con tecniche innovative che permettono di avere un alto comfort tecnico e acustico ma allo stesso tempo un risparmio energetico. “L’obiettivo più grande – hanno spiegato don Giuseppe ed Enrica Paola Conti, che con lui dirige il Centro – è stata la realizzazione di una casa vera, non di un centro di assistenza”. La struttura infatti è composta al piano terra da cucina e locali di attesa mentre al primo piano ci sono le camere dotate di servizi igienici, telefono e televisione.
Inaugurato a Giove il centro “Dopo di noi”
GIOVE. Inaugurazione ufficiale della casa “Dopo di noi”, dedicata a don Nazzareno Amantini
AUTORE:
Eleonora Corgiolu