In previsione uno studio di fattibilità per centrali eoliche

“Quello che ci apprestiamo a presentare è un bilancio caratterizzato da fatti concreti, realizzazioni, interventi, obiettivi strategici raggiunti”: così il sindaco Corazzi all’inizio della conferenza stampa di fine anno, presenti gli assessori Cardinali, Stirati, Capannelli, Lepri. Nell’incontro sono stati messi in fila i risultati più significativi: firma dell’accordo di programma per l’ospedale unico comprensoriale, aree produttive (Padule e Mocaiana), avvio a soluzione, senza citare però la spinta arrivata dal “comitato dei Parroci”, della grande viabilità (“Pian d’Assino” e Schifanoia Branca) ed impegni per la Gubbio-Montecorona ormai di competenza regionale. Evidenziato l’impulso impresso al recupero dei “grandi contenitori” (S. Pietro, S. Ubaldo, S. Lucia, S. Benedetto), l’attenzione alla viabilità interna (ascensori per l’acropoli della città, progettazione parcheggio sotterraneo a S. Pietro), l’incremento al “welfare” locale (Centro anziani “benessere”), gli investimenti nei settore della cultura, del turismo, delle grandi manifestazioni (dettagliati poi da Stirati), l’avvio del nuovo Prg (sul quale ha riferito Capannelli. Gli studi preliminari saranno utilizzati per riproporre il riconoscimento di Gubbio patrimonio europeo). Nei lavori pubblici sono stati investiti 64 miliardi (19 dei quali ereditati dalla precedente Giunta) e liberati altri 200 miliardi grazie a finanziamenti del Giubileo, terremoto, Leader II e Patti territoriali. Sforzo che ha contribuito a ridurre la disoccupazione al 7/8%, cifra comunque che preoccupa. Cardinali invece ha rivendicato il merito di una gestione finanziaria improntata alla massima rigorosità, con la più bassa pressione tributaria regionale (L. 483.396), con servizi qualificati e investimenti nei settori della cultura, turismo, servizi sociali passati dai 6 miliardi del ’97 ai 7,5 del 2000. Ha preannunciato,la notizia è di massima rilevanza, lo studio di fattibilità di “centrali eoliche” per la produzione di energia elettrica e quindi per la riduzione ulteriore delle spese che il settore richiede. Il territorio si presta per iniziative del genere.