È il simbolo della Pasqua, del Cristo risorto, della nuova luce che illumina il mondo. Il Cero pasquale che sarà benedetto durante la veglia del Sabato santo nella cattedrale di Terni è stato decorato quest’anno dalle monache Clarisse di Terni con i segni della simbologia pasquale della croce in un tripudio di luce. Una Pasqua, per la diocesi, vissuta nella comunione ecclesiale, nel condividere la passione e morte di Cristo nelle parrocchie, nel mondo del lavoro, seguendo quel cammino di testimonianza di amore e di carità che è il cuore della Chiesa.
Un appuntamento divenuto ormai tradizione è la celebrazione in fabbrica per la Pasqua del lavoratore, presieduta dal vescovo Ernesto Vecchi sia presso l’Acciaieria di Terni alla presenza degli operai e delle loro famiglie domenica 24 marzo alle ore 16 nella sede di viale Brin, sia per i lavoratori del polo chimico martedì 26 marzo alle ore 11 nella chiesa della Polymer, e nel Polo mantenimento armi leggere lunedì 24 marzo alle ore 10 nell’auditorium della fabbrica.
Una Pasqua che invita a intraprendere un più vigoroso cammino di testimonianza dell’amore a vivere in pienezza le celebrazioni della settimana santa, lasciandosi coinvolgere dalla pietà di Dio, dal Cristo risorto e ancora ferito che chiede di credere e sperare ancora. Sarà la celebrazione della messa crismale del Mercoledì santo nella cattedrale di Terni alle ore 17 con la benedizione e consegna degli olii sacri, presieduta dal Vescovo amministratore apostolico della diocesi, a manifestare l’incontro di comunione della Chiesa diocesana con i sacerdoti, i religiosi, i diaconi e i fedeli nell’unico Corpo di Cristo che è la Chiesa diocesana chiamata a intraprendere un più vigoroso cammino di testimonianza del Vangelo.
Le celebrazioni proseguiranno con il Triduo pasquale: la messa in Coena Domini del giovedì alle ore 17.30 in cattedrale a Terni presieduta dal Vescovo, che ripeterà il rito della lavanda dei piedi; il Venerdì santo alle 17.30 sempre in cattedrale la celebrazione della Passione di Cristo.
Nel centro della città, dalla chiesa di San Francesco alla cattedrale, si snoderà la processione del Cristo Morto del Venerdì santo, che con preghiere, meditazioni e canti ripercorre le sofferenze di Cristo in croce, che sono anche quelle di ogni persona bisognosa d’aiuto; le croci di chi soffre per i tanti mali che affliggono il mondo contemporaneo.