La solennità della Pentecoste 2015, nonostante le perturbazioni atmosferiche, è stata vissuta molto intensamente. In ogni Vicaria della diocesi è stata celebrata la Veglia e in alcune parrocchie la festa della cresima.
A Orvieto, centro della Vicaria di San Giuseppe, le celebrazioni hanno avuto luogo nella cattedrale.
La Veglia presieduta dal vescovo Benedetto Tuzia, concelebrata dai sacerdoti della Vicaria e animata dal coro di voci e chitarre, composto dai ragazzi appartenenti ai diversi movimenti e associazioni ecclesiali presenti nella Vicaria, ha segnato l’avvio dei festeggiamenti. La celebrazione ha avuto inizio dal fonte battesimale dove il Vescovo ha asperso i presenti con l’acqua del battesimo. La liturgia della Parola ha preceduto, poi, l’intronizzazione dell’icona della Pentecoste, presente in ogni Vicaria, accompagnata da sette lampade, una per ogni dono dello Spirito santo.
Mons. Tuzia, durante l’omelia, ha detto che tutti noi siamo chiamati a essere “docili all’azione dello Spirito”, e a lasciarcene plasmare per essere veri testimoni; ad “alzarci e metterci in cammino”. “Alzati e mettiti in cammino” è proprio il titolo del documento – frutto della sintesi dell’Assemblea diocesana svoltasi a Collevalenza lo scorso 21 settembre – consegnato, in occasione delle Veglie, dal Vescovo e dai Vicari foranei ai laici, quale proposta per crescere nella fede e nel servizio ai fratelli, per dare azione concreta alle parole con cui Papa Francesco ci esorta a essere una Chiesa in uscita, testimoni di fede nella vita di tutti i giorni, arrivando con coraggio anche laddove ci sembra impossibile.
Al termine, dal Cero pasquale, tramite il Vescovo e i sacerdoti, la luce di Cristo è stata propagata a tutta l’assemblea. Ogni fedele presente è stato invitato a portarla per le strade della propria vita, perché in Cristo dobbiamo camminare in novità di vita: la vita buona del Vangelo.
Essere testimoni è anche il compito affidato ai 27 ragazzi delle parrocchie della città di Orvieto, che l’indomani, domenica 24 maggio, hanno ricevuto il sacramento della confermazione. Mons. Vescovo si è complimentato con loro per l’attenzione e la partecipazione durante la celebrazione e per il forte “eccomi” pronunciato nella risposta alla chiamata a essere confermati fratelli in Cristo. Visibile l’emozione dei genitori e delle catechiste che li hanno accompagnati in questo percorso. Il coraggio della fede, spesso, è proprio quello di “metterci la faccia” e, attraverso i doni dello Spirito, agire in prima persona nella preghiera, nella riflessione, nell’ascolto e nell’azione umana in favore dei più deboli.
La discesa della “palombella” ha suggellato la conclusione delle celebrazioni. La piccola colomba bianca dalla chiesa di San Francesco è discesa verso il Cenacolo posto sul sagrato della cattedrale, di fronte agli occhi di migliaia di persone presenti in piazza, ed è stata donata a Michele e Silvia , due giovani orvietani che il 30 maggio convoleranno a nozze e proprio per quel giorno hanno deciso di liberarla in volo.