Dopo le polemiche d’agosto sul livello delle acque, sugli interventi di dragaggio e di sistemazione dei porti, sul lago Trasimeno la Provincia di Perugia cambia registro e annuncia che dal 21 al 28 settembre il bacino lacustre umbro sarà sede della XII conferenza internazionale dell’associazione Living lakes. ‘Un evento di alto profilo’, sottolinea il presidente Giulio Cozzari, ricordando che la nostra regione è conosciuta nel mondo ‘per due immagini, la basilica di San Francesco e il lago Trasimeno’. Non solo saranno rappresentati tutti e cinque i continenti, ma si annuncia un evento dal punto di vista scientifico per il confronto sul tema della cultura del paesaggio su cui interverranno ‘esperti e responsabili della gestione dei più importanti e significativi laghi del pianeta per confrontarsi sulle politiche attuate o da attuare per una loro migliore conservazione’. Saranno presenti 200 delegati in rappresentanza dei laghi di Germania, Western Australia, Sud Africa, Guatemala, Regno Unito, Sri Lanka, Spagna, Turchia, Svizzera, Indonesia, Brasile, Ungheria, Filippine, Cina, Kenya, Estonia, Canada, Giappone, Russia, Perù, Bolivia, Messico, Israele, Giordania e Palestina. Tutti bacini che hanno una superficie di almeno 1500 km quadrati, con problematiche molto varie sia dal punto di vista ambientale che antropico. Il Trasimeno con i suoi 128 km quadrati è decisamente il più piccolo e gioca su quest’immagine l’assessore provinciale Fiorello Primi che ha una delega specifica per il Living lakes, quando annuncia che l’obiettivo è ‘far diventare il Trasimeno l’ombelico dei laghi del mondo’ con la creazione di un centro studi di Living lakes sui problemi dei bacini lacustri. L’associazione, precisa Primi, non ha finalità turistiche ma di valorizzazione e di tutela dell’ambiente ed in questa linea si pone l’obiettivo di fare dei laghi una questione nazionale e poi europea perché ‘il lago è un ecosistema delicatissimo, un patrimonio ambientale, storico e culturale, che non è solo umbro ma di tutto il paese’. In questa XII conferenza si affronterà il problema del governo del territorio lacustre, della biodiversità, delle energie alternative come della pesca. E, tra i problemi da risolvere, mette la capacità decisionale che in altri Paesi europei è di un solo ente per tutto il bacino lacustre ‘mentre in Italia ogni sindaco di comune intorno al lago, la Comunità montana, la Provincia e la Regione, tutti hanno competenze sul lago’.’Abbiamo sempre sostenuto – ha dichiarato Cozzari – che il Trasimeno è un patrimonio che varca i confini regionali. La Conferenza internazionale di Living Lakes, che ospiteremo a settembre, è il degno coronamento di un percorso e di un lavoro impostato appunto sul riconoscimento di questo prezioso ma delicatissimo bene che ci troviamo a gestire’. Cos’è Living lakes’Living Lakes’ è un’associazione internazionale appartenente al Global Nature Fund, un network nato per conservare gli ecosistemi delle zone umide più grandi o più significative di tutto il mondo e che al momento conta 52 laghi di ogni latitudine. Il primo lago italiano ad entrare nella rete è stato proprio il Trasimeno, prima come associato (gennaio 2006), e poi come socio fondatore (dal 28 ottobre 2006). Dentro l’organizzazione il Trasimeno è rappresentato dalla Provincia di Perugia (Ente capofila),dalla Regione Umbria, dalla Comunità Montana ‘Trasimeno-Medio Tevere’ e da Legambiente Umbria. Living lakes ItaliaNel giugno 2007, in occasione della Conferenza europea degli sport nelle aree lacustri, il Trasiemeno ha tenuto a battesimo la rete italiana di Living Lakes che al momento registra la partecipazione dei laghi di Garda, Maggiore, d’Orta, di Bolsena, di Vico, di Piediluco, Bracciano, Castel Gandolfo e Nemi. Alla rete italiana hanno aderito importanti associazioni nazionali quali Legambiente, L.i.p.u. (Lega Italiana per la Protezione degli Uccelli) e U.i.s.p. (Unione Italiana Sport Popolari).
Il Trasimeno “ombelico dei laghi del mondo”
Living lakes: dal 21 al 28 settembre la XII conferenza internazionale
AUTORE:
Maria Rita Valli