Da un’immagine che evoca morte e tortura a simbolo di salvezza e bellezza, nel tempo la croce è diventata il segno sacro per eccellenza. Grande e profondo è il sentimento che evoca; e grazie alla destrezza e sensibilità degli artisti del passato, nonché di quelli contemporanei, non meno significativa è la sua funzione didattica nell’illustrare gli eventi salvifici suscitando nei credenti adorazione e preghiera.
Su ciò che nel tempo la croce è venuta a significare la Chiesa umbra ha voluto puntare l’attenzione promuovendo una serie di mostre che vengono inaugurate oggi, venerdì 14 settembre, nei dodici musei ecclesiastici dell’Umbria. “In hoc signo. La croce nell’arte, nella cultura e nella fede” è il tema dell’evento che verrà integrato da convegni, progetti didattici e concerti.
Al museo del Capitolo della cattedrale di Perugia sarà possibile vedere la bellissima croce di Nicola di Antonio di Francesco (attivo fino al 1471), in rame sbalzato, cesellato, inciso e dorato, proveniente dalla chiesa di San Bartolomeo di Migiana. È giunta a Perugia dal museo di Pieve del Vescovo (Corciano) nel 2012.
È in corso di svolgimento fino al 4 novembre al Museo diocesano di Spoleto “Ave Verum Corpus. Croci monumentali dal XII secolo al XV secolo nella diocesi di Spoleto”. Si tratta di una mostra iconografica sul tema del Cristo crocifisso, la cui finalità è quella di condurre il visitatore alla conoscenza dei codici che gli artisti hanno messo in campo nelle loro opere, alla loro sintassi, ai diversi modi di combinarli insieme attraverso i secoli, per comprendere il tema biblico che si erano prefissati i commitenti dell’opera. In tutto dodici croci, scolpite o dipinte, provenienti da chiese del territorio della diocesi: esempi che ben si prestano per l’analisi e il confronto delle due iconografie del Crocefisso, quello del Christus triumphans (in cui il Cristo è in posizione frontale, con la testa eretta e gli occhi aperti, ritratto come vivo e trionfatore sulla morte) e quella del Christus patiens (gli occhi del Cristo sono chiusi e l’espressione è sofferente, ad indicare la sua umanità di fondo).
Anche il Museo diocesano di Città di Castello sottolineerà il tema della mostra con opere significative appartenenti al percorso museale. Tra queste, il famoso corredo liturgico di arte paleocristiana (costituito da 25 pezzi) risalente al VI secolo rinvenuto nel 1935 presso il santuario di Canoscio a Trestina di Città di Castello. Le croci di chiara influenza bizantina adornano l’opera unitamente ad altri simboli cristiani.
Di bottega fiorentina (XV sec., la provenienza è ignota) è la croce di agata venata su base di diaspro orientale con montatura di argento dorato. Fu donata dal vescovo tifernate Lodovico Bentivoglio (1568-1601).
Presso il Museo della Porziuncola vengono inaugurate due mostre di arte contemporanea: Valentin Oman, Ecce Homo (Galleria del Conventino), Filippo Rosi, Il segno sacro (sala San Pio X) aperte fino al 27 ottobre. La Galleria d’arte contemporanea della Pro Civitate Christiana di Assisi presenta un itinerario guidato sul tema del Cristo attraverso pitture, sculture e smalti di alcuni artisti figurativi moderni e contemporanei della propria collezione, una mostra e una conferenza sul grande artista dell’espressionismo astratto William Congdom. Un viaggio che partirà dalla splendida croce in bronzo dorato di Venanzo Crocetti istoriata con le 14 stazioni della via Crucis, finemente delineate in rilievo.
L’itinerario di “In hoc signo” farà tappa anche nelle diocesi di Orvieto – Todi, Gubbio, Foligno, Terni e ad Assisi presso il Museo del Tesoro della basilica di San Francesco di cui avremo modo di parlare prossimamente insieme ai vari concerti e convegni. Da segnalare la conferenza che si svolge il 14 settembre (ore 16) a Montefalco, presso il santuario di Santa Chiara della Croce su “Lectio Crucis. Gli affreschi della cappella di Santa Croce in Montefalco” tenuta da don Dario Vitali e Corrado Fratini.
Il concerto
Un significativo evento musicale legato alla mostra è il concerto – meditazione del quartetto Rosamunda su Le ultime sette parole di Cristo sulla croce di Franz Joseph Haydn: si svolgerà domenica 16 settembre (ore 16) presso il Museo della Porziuncola, chiostro Santa Chiara.
“In hoc signo” è promosso dall’Associazione musei ecclesiastici umbri (Amei), dall’ufficio Beni culturali della Cei, dalla Conferenza episcopale umbra, con il contributo della Regione dell’Umbria.