Il ruolo del padre: da non fraintedere, ma da esercitare

Festa del papà/2

Essere padri è sempre stato un ruolo decisivo, sia per la procreazione e la continuità della specie, sia per l’educazione dei figli, sia per la costruzione e l’ordinamento della società. Nell’ambito educativo familiare, lo specifico del padre è quello di “insegnare al figlio il significato del limite, permettendogli quindi di approfondire il senso dell’umano”. Ma ciò, secondo Francesco Belletti, direttore del Centro internazionale studi sulla famiglia (Cisf) e docente di Filosofia sociale della famiglia presso l’Università Cattolica di Milano, nel libro Essere padri. Aspetti esistenziali, emozionali e relazionali della paternità (San Paolo 2003) è da comprendere bene, non operando la riduzione del ruolo paterno a semplice rappresentante delle regole sociali che limitano la libertà primigenia dell’uomo. Il codice paterno non deve essere appiattito sul codice dell’autorità, della legge, della logica della morale di “premi e punizioni”, contrapposto al ruolo materno caratterizzato da amore, accoglienza gratuita, donazione totale. La figura paterna va oltre la rappresentazione del codice di comportamento: va inquadrato nell’ambito della visione antropologica completa, cioè nel significato delle persona umana, facendo trasparire l’esigenza e la scoperta di una Paternità più profonda e radicale, nella quale l’uomo scopre la dimensione dell’essere creatura, figlio di un Padre che dona la vita. In questa dimensione anche le regole riacquistano significato, non come limite imposto, ma come strumento di approfondimento dell’umano, allontanando la tentazione dell’onnipotenza e ricordando al figlio l’incompiutezza dell’essere umano. “Forse la crisi della paternità del nostro tempo – scrive Belletti – non è quindi solo crisi di autorità, ma soprattutto crisi di ‘senso del limite’: il sogno di onnipotenza dell’uomo contemporaneo mal sopporta l’idea di un padre che ricorda la finitezza di ciascuno”. Questa presa di coscienza, e l’approfondimento del significato di famiglia potrebbero essere un antidoto alla mancata assunzione di responsabilità da parte di molti padri e, per altro verso, anche di molte madri, nei confronti di quello che dovrebbe essere il primo ruolo naturale, da non sacrificare alla professione, alla ricerca delle proprie soddsfazioni, a tutto ciò che distrae dalla famiglia.

AUTORE: D. H. S.