Sono stati tanti gli sportivi che si sono ritrovati in piazza della Repubblica per celebrare il loro Giubileo; Forse erano mille. Qualcuno dice anche di più; erano comunque tanti. Ed il Giubileo lo hanno celebrato a modo loro, da sportivi. Non ci sono state, cioè, preghiere o momenti di riflessione di tipo strettamente religioso. C’è stato un grande ritrovarsi insieme per celebrare la festa e la gioia come prima finalità dello sport, ed anche questo sta nel concetto di Giubileo: il ritrovarsi sotto il segno della gratuità, della spontaneità e della creatività, quali lo sport e il gioco in genere sanno esprimere e dovrebbero esprimere. Abbiamo trovato il presidente del Coni provinciale, Massimo Carignani, particolarmente soddisfatto per la riuscita di questa manifestazione. Ci ha detto che non è stato difficile organizzare questo incontro: tutte le società sono state ben liete di prendervi parte, e le discipline sportive rappresentate erano in effetti veramente tante. Alle tante società e ai tanti atleti si sono unite anche tutte le autorità cittadine, nonché il Vescovo diocesano e il presidente della Ternana calcio, dott. Luigi Agarini. La medaglia d’oro del canottaggio italiano, Agostino Abbagnale, ormai ternano di adozione, era il testimonial dell’incontro. La staffetta partita dalla basilica di S. Valentino e snodatasi lungo le vie della città con gli atleti dell’Amatori Podistica, giunta in piazza della Repubblica, ha dato il via alla manifestazione. A Massimo Carignani abbiamo chiesto anche quale messaggio al mondo dello sport si è voluto lanciare. Lui, di rimando, ci ha detto che oltre al fare festa si è voluto indicare a tutti che c’è da inseguire una nuova cultura dello sport. C’è bisogno, cioè, che tutti sentano il bisogno di fare sport, in prima persona, e non tanto di fare “tifo” per una squadra o l’altra, per un campione o l’altro. E per avviare alla pratica sportiva c’è bisogno che anche nelle scuole, a partire dal primo ciclo, si faccia attività motoria con veri esperti di questa disciplina. Massimo Carignani ci ha ricordato inoltre che importante non è vincere tante medaglie alle Olimpiadi quanto piuttosto che un numero sempre più alto di cittadini faccia un’attività sportiva. Già ora ci sono paesi che vincono pochissime medaglie nei momenti di competizione internazionale ma hanno un numero altissimo di cittadini che praticano lo sport, e queste sono le nazioni da prendere ad esempio. Sulla stessa lunghezza d’onda si è espresso il testimonial Abbagnale il quale ha voluto anche lui lanciare il messaggio della necessità di fare sport con una nuova mentalità e ha fatto l’augurio che tra qualche anno sul palco a ricevere riconoscimenti ci siano tanti atleti. Il lancio di palloncini multicolori ha chiuso la serata portando verso l’alto il desiderio di un mondo sportivo rinnovato, gioioso e capace di nuova forza aggregante.
Il Presidente del Coni: “inseguire una nuova cultura dello sport”
Anche nella nostra città si è celebrato il Giubileo degli sportivi
AUTORE:
Gianni Colasanti