Al secondo piano del Palazzo della Provincia di Perugia, in Piazza Italia, il 17 dicembre è stato inaugurato il presepe allestito davanti all’albero di Natale, in collaborazione con l’Associazione Amici del presepio “Gualtiero Angelini” di Città di Castello.
Una cerimonia in tono ridotto che quest’anno, come ricordato dalle parole del presidente Luciano Bacchetta, assume un significato particolare, sia per il difficile momento legato all’emergenza Covid-19, che per la recente ed improvvisa scomparsa del maestro Giulio Mariucci, artista geniale, fra i fondatori dell’associazione Amici del Presepe che ha realizzato il presepe di oggi con un tema a lui caro, i vicoli e scorci più suggestivi del centro storico di Città di Castello.
“Il presepe è un contenitore di valori universali, capace di farci respirare appieno il senso del Natale – ha detto Bacchetta -. Soprattutto in questo momento c’è bisogno di continuare le tradizioni che sono simbolo di unione, fratellanza e pace. Per questo lunedì 21 dicembre, alle ore 11, anche a Città di Castello si svolgerà, assieme al vescovo Domenico Cancian, nel Palazzo comunale un’analoga iniziativa, la collocazione di un presepe realizzato sempre da Giulio Mariucci. Colgo l’occasione per mandare un caloroso saluto anche al cardinale monsignor Gualtiero Bassetti, tornato in questi giorni a Perugia dopo la guarigione, da sempre vicino e partecipe alle iniziative dell’associazione Amici del presepe, con l’augurio di rivederlo presto tra di noi”.
Parole riprese dal prefetto di Perugia Armando Gradone, che arrivato da poco tempo in Umbria, ha manifestato il desiderio di conoscere pienamente un bellissimo territorio, carico di storia e di memoria, capace di riconoscere l’importanza delle radici di un popolo per alimentare fiducia e speranza verso il futuro.
Il presidente dell’associazione Amici del Presepio, Lucio Ciarabelli, accompagnato dal suo vice Claudio Conti, si è soffermato sulla figura di Giulio Mariucci, “una persona gioiosa, sempre disponibile, capace di realizzare cose incredibili. Per questo il prossimo anno una buona parte della mostra dei presepi, che da tempo realizziamo nel capoluogo tifernate, sarà dedicata a lui”.
“Questa pandemia ha fatto emergere fragilità importanti e ha colpito duramente i nostri cuori. Il nostro popolo – ha sottolineato il vescovo ausiliare dell’arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve, mons. Marco Salvi – sta vivendo un momento drammatico e l’avvicinarsi del Natale è un bel segno di speranza, proprio come il presepe davanti ai nostri occhi. Il ritorno di Dio ci porta speranza, una novità che può riaccadere nonostante le pesantezze di ogni giorno”.
L’inaugurazione si è conclusa con una piccola performance musicale del maestro Fabio Battistelli, in omaggio al grande Ennio Morricone. Il clarinettista, profondo conoscitore della musica contemporanea, che ha svolto attività concertistica in alcune fra le più prestigiose sale da concerto e recentemente protagonista di pregevoli iniziative durante il periodo di lockdown, ha proposto alla platea un medley con il suo clarinetto con le colonne più significative dei film più importanti della storia del cinema italiano e internazionale.
Alla cerimonia hanno preso parte anche il Questore di Perugia, e i comandanti provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.
Il presepe
Il presepe realizzato da Giulio Mariucci è un diorama che riproduce uno scorcio suggestivo di Città di Castello, precisamente una delle vie storiche, via del Modello, con personaggi in terracotta dipinti a mano e vestiti fatti di stoffa. L’artista ha realizzato l’opera con il cartongesso scolpito e sughero. Nel presepe insieme alla presentazione tecnico-scenografica del luogo è presente il momento della Natività. In questo caso è ben visibile un vicolo cittadino, il campanile rotondo e quello del Duomo di Città di Castello, insieme ad altri dettagli come la piazzetta e le case.