Economy of Francesco: mille giovani dal mondo convocati dal Papa

Tre giornate intense che hanno richiamato ad Assisi oltre un migliaio di partecipanti, da un centinaio di paesi dei cinque continenti del pianeta. Sono i giovani economisti, universitari e imprenditori di Economy of Francesco, convocati tre anni fa dal Papa per restituire un’anima all’economia, per renderla più sostenibile, equa e inclusiva.

L’accoglienza di Assisi e la prima giornata

“Cari giovani, benvenuti! Vi accolgo col saluto di San Francesco: il Signore vi dia la pace! Siete finalmente ad Assisi: per riflettere, per incontrare il Papa, per immergervi nella città. Assisi vi apre i suoi tesori. Vi offre tante opportunità. Qui potete imparare da Francesco il segreto di una nuova economia. Lo scoprirete in tanti passaggi della sua vita. Lo sentirete alla Porziuncola, a Rivotorto, a San Damiano, a Chiesa Nuova, alla Basilica di San Francesco”.
Sono queste le parole con le quali mons. Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e di Foligno e presidente del Comitato organizzatore, ha dato il benvenuto ai mille giovani economisti, imprenditori e changemakers di tutto il mondo, arrivati ad Assisi per partecipare all’evento internazionale “The economy of Francesco” che si chiuderà con la firma del Patto con Papa Francesco.
Tra i giovani anche Olena Komisarenko, studentessa ucraina in Italia da diverso tempo e impegnata part time come mediatrice per la Comunità di Sant’Egidio. “Una vita bella è possibile: una vita bella e creativa, da ‘originali e non fotocopie’, come amava dire, sulle orme di S. Francesco, il giovane beato Carlo Acutis, autentico ‘change maker’ dello spirito, sepolto al santuario della Spogliazione”, ha aggiunto mons. Sorrentino concludendo: “Cari giovani, sintonizzatevi con il canto di Francesco!”.

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Intervenuta all’incontro, prima dei saluti del sindaco di Assisi, Stefania Proietti, anche la presidente del Serafico di Assisi, Francesca Di Maolo, che ha ricordato come i giovani siano chiamati a “dare un’anima all’economia” per cambiare l’attuale sistema economico e sociale, che genera e giustifica sempre maggiori disuguaglianze. “Le tante persone scartate devono poter tornare a partecipare alla vita, non possono più aspettare”, le parole di Di Maolo alle quali hanno fatto eco quelle di Luigino Bruni, membro del Comitato e direttore scientifico dell’evento, e di suor Alessandra Smerilli, segretario del Dicastero vaticano per il Servizio dello sviluppo umano integrale.
Durante la prima giornata i partecipanti si sono ritrovati in sessioni, discussioni e tavole rotonde presentando idee e progetti, affrontando questioni economiche e sfide attuali, come cambiamento climatico, emergenza energetica. Nella mattinata anche “L’unica guerra giusta è quella che non combattiamo”, una riflessione sulla prevenzione dei conflitti armati, mentre al Palaeventi si è aperto lo spazio di incontro e dialogo EoF Hogar, e nel pomeriggio l’apertura della sessione plenaria con gli EoF ambassadors con Vandana Shiva e Kate Raworth in collegamento, Gael Giraud, suor Helen Alford, Vilson Groh, Stefano Zamagni e Leonardo Becchetti.
A seguire, la messa in scena dello spettacolo dei giovani dell’Istituto Serafico di Assisi “Il sogno”. Ad uno degli eventi collaterali ha partecipato anche Raphael Schutz, ambasciatore di Israele presso la Santa Sede.

Sui luoghi e sui passi di san Francesco

Quella di venerdì 23 settembre è stata la giornata della visita ai luoghi francescani. I giovani hanno colorato la città serafica con i loro pass e la loro allegria durante “A tu per tu con Francesco – Percorsi sulle orme di san Francesco” e durante le conferenze nei villaggi, allestiti all’interno Santa Maria degli Angeli e del centro storico di Assisi. Momenti di incontro e dialogo al Protomonastero di Santa Chiara (Economia è donna), al Monte Frumentario (Agricoltura e Giustizia e Finanza e umanità), Basilica Papale e Sacro Convento di San Francesco (Vita e stili di vita e Lavoro e cura), al Santuario della Spogliazione (Vocazione e Profitto), alla Basilica di Santa Maria degli Angeli (Management e dono), all’Archivio Vescovile di San Rufino (Politiche per la felicità), alla Pro Civitate Christiana (Business e Pace), al Palazzo comunale (Energia e povertà), all’Istituto Serafico di Sssisi (CO2 della disuguaglianza) e al Centro pastorale di Santa Maria degli Angeli (Imprese in transizione).

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A seguire i giovani hanno incontrato i relatori internazionali sui principali temi dell’evento. Alla Pro Civitate Christiana l’economista Gael Giraud interverrà sul tema “The Economy of Francesco: una nuova economia costruita dai giovani”, al Sacro Convento Francesco Sylos Labini su “Meritocrazia, valutazione, eccellenza: il caso delle università e della ricerca”, al Monte Frumentario Vandana Shiva parlerà di “Economia della Cura, Economia del Dono. Riflessioni su San Francesco: ‘È solo dando che riceviamo’”, nella Sala della Conciliazione Vilson Groh affronterà il tema “Percorsi per un nuovo patto educativo ed economico: costruire ponti tra centro e periferia”. E ancora all’Istituto Serafico suor Helen Alford tratterà il tema “Fraternità Universale: un’idea che potrebbe cambiare il mondo”, nella Basilica di Santa Maria degli Angeli l’economista Stefano Zamagni interverrà sul tema “I pericoli, già evidenti, della managerializzazione della società. Qual è la strategia di contrasto?”.

In dialogo con Papa Francesco

Partito alle 9 dall’eliporto vaticano, Papa Francesco al suo arrivo nel piazzale del Palaeventi di Santa Maria degli Angeli viene accolto presso il Teatro Lyrick da tre giovani, in rappresentanza dei partecipanti all’evento; dal Prefetto del dicastero per il Servizio dello sviluppo umano Integrale, il card. Michael Czerny; dal vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e di Foligno, mons. Domenico Sorrentino; da Donatella Tesei, presidente della Regione Umbria, dal Prefetto di Perugia, Armando Gradone; da Stefania Proietti, sindaco di Assisi e presidente della Provincia di Perugia; dai membri del comitato promotore dell’evento, Luigino Bruni, Francesca di Maolo e suor Alessandra Smerilli, e da rappresentanti delle famiglie francescane di Assisi e della Pro Civitate Christiana.

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Alle 10 il Papa raggiunge il palco del Teatro Lyrick, dove ha inizio l’incontro con i giovani. Dopo vari momenti musicali e teatrali, le testimonianze di otto giovani, Papa Francesco pronuncia il suo discorso. Subito dopo, la lettura e la firma del “Patto”. Al termine, dopo aver salutato i giovani presenti sul palco, il Santo Padre raggiunge in auto il piazzale antistante il teatro da dove – alle ore 11.45 – parte in elicottero per rientrare in Vaticano.

Papa Francesco: “Trasformare un’economia che uccide in un’economia della vita”

“Trasformare un’economia che uccide in un’economia della vita, in tutte le sue dimensioni”. Così ha detto Papa Francesco ai giovani riuniti al Teatro Lyrick. “Una nuova economia, ispirata a Francesco d’Assisi, oggi può e deve essere un’economia amica della terra e un’economia di pace”, ha detto il Pontefice: “Ho apprezzato la vostra scelta di modellare questo incontro di Assisi sulla profezia. La vita di Francesco d’Assisi, dopo la sua conversione, è stata una profezia, che continua anche nel nostro tempo.”

“Nella Bibbia la profezia ha molto a che fare con i giovani”, ha ricordato il Papa: “Secondo le Scritture, i giovani sono portatori di uno spirito di scienza e di intelligenza. “Quando alla comunità civile e alle imprese mancano le capacità dei giovani è tutta la società che appassisce, si spegne la vita di tutti”, il grido d’allarme di Francesco: “Manca creatività, manca ottimismo, manca entusiasmo”.

IL DIALOGO CON PAPA FRANCESCO: ASCOLTA IL PODCAST DI UMBRIA RADIO

“Una società e un’economia senza giovani sono tristi, pessimiste, ciniche”, la denuncia del Papa: “Ma grazie a Dio voi ci siete: non solo ci sarete domani, ma ci siete oggi; voi non siete soltanto il ‘non ancora’, siete anche il ‘già’, siete il presente. Un’economia che si lascia ispirare dalla dimensione profetica si esprime oggi in una visione nuova dell’ambiente e della terra. Sono tante le persone, le imprese e le istituzioni che stanno operando una conversione ecologica. Bisogna andare avanti su questa strada, e fare di più. Questo ‘di più’ voi lo state facendo e lo state chiedendo a tutti. Non basta fare il maquillage, bisogna mettere in discussione il modello di sviluppo”.