“La gioia per il ritorno alle celebrazioni con il popolo si percepisce con chiarezza nelle parole del cardinale Gualtiero Bassetti. E, soprattutto, si legge nei suoi occhi brillanti e nell’emozione della sua voce”.
Così Daniele Morini, direttore del settimanale cattolico La Voce e di Umbria Radio InBlu, descrive il cardinale arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei nell’introdurre la sua intervista a Bassetti, pubblicata nel numero in edicola questo fine settimana dal titolo: Il pane e la grazia.
La rubrica Il pane e la Grazia
Il cardinale Bassetti ha ben accolto l’invito a curare una rubrica dai prossimi numeri del settimanale, scegliendo come titolo proprio Il pane e la Grazia. «Riprenderò alcuni temi che ho già trattato e che mi stanno particolarmente a cuore – ha annunciato Bassetti –, a partire dalla situazione di fragilità delle persone e del territorio. Come dissi durante la Settimana sociale (Cagliari, ottobre 2017, ndr): abbiamo la necessità di ricucire. Certo, in due anni si sono verificati tali cambiamenti, anche dopo questa epidemia, che nella rubrica vorrei soprattutto sottolineare cosa significhi ricucire oggi. Poi, naturalmente, affrontare anche tutti i problemi che emergono dal rapporto della Chiesa col mondo, i giovani, la famiglia».
Chi non ha lavoro è in congelamento
Uno dei temi trattati nell’intervista è stato quello del lavoro in vista della ripresa post Covid-19. «Il lavoro non può rimanere uno slogan perché io lo paragono alla salute, che non è un accessorio – ha sottolineato il presidente della Cei –. La salute è la persona stessa e così il lavoro. Io qui mi accaloro perché lo dico col cuore. Se un giovane viene e dice: “ho 30 anni, non lavoro, sono disoccupato, non ho prospettive, non mi posso fare una famiglia”, vuol dire che abbiamo messo una persona in congelamento. È una responsabilità grande perché questa persona, che oggi ha 30-35 anni, è quella che dovrà sostenerti quando sarai anziano. Ma se la gente non lavora, domani chi pagherà le pensioni? Non pensiamo abbastanza al caos che questa situazione genera».
Concentrare l’attenzione sul lavoro
«Politici, sindacati, istituzioni varie e anche la Chiesa, per ciò che le compete – ha auspicato il cardinale –, devono concentrare tutta la loro attenzione sul lavoro. La Pira diceva che sono due le cose indispensabili: il pane e la Grazia. Il pane è la casa, il lavoro, la salute, la scuola. E la Grazia è la dimensione soprannaturale dell’uomo, specie nella preghiera».
Comunione e sinodalità nella Chiesa
Alla domanda sul recente documento pastorale dei Vescovi umbri dopo l’Assemblea ecclesiale di Foligno dell’ottobre scorso, il cardinale Bassetti ha risposto definendolo «un bel segno di speranza per camminare insieme. La sinodalità – ha ricordato – non vuol dire solo essere sulla stessa strada, ma essere anche in sintonia con la mente e col cuore. Dobbiamo abbattere il clericalismo che, purtroppo, c’è ancora nella nostra Chiesa. Come se fosse una realtà dove tutti ci si debba spartire dei ministeri o una parte della ‘torta’. No, no, non è così: siamo tutti chiamati a servire e quindi il criterio della Chiesa non è il clericalismo ma quello della comunione e della sinodalità».
A questo importante documento post Assemblea ecclesiale, La Voce ha dedicato il servizio di apertura-approfondimento del numero in edicola questa settimana.
Riccardo Liguori
L’intervista può essere ascoltata anche nel podcast di Umbria Radio.