Cento anni fa, proprio in questi giorni, l’Italia entrava in guerra. La Grande guerra. Una guerra che ha cambiato la storia e la vita nelle famiglie italiane. Anche a Città di Castello molti sono stati i “richiamati”, uomini che dovevano partire per combattere lontano, con l’angoscia di non ritornare. La maggior parte non sapeva come dare sicurezza ai figli…
Con la stessa preoccupazione dei padri di famiglia che partivano, il vescovo Carlo Liviero seguiva gli avvenimenti. La guerra semina lutti e crea vuoti nelle famiglie portando allo scoperto i grandi drammi della miseria. Il suo cuore solerte si china “maternamente” sulla realtà umana in ascolto dei bisogni, col fiato sospeso fino a che, di fronte alla sofferenza degli orfani, dà vita alla più grande delle sue opere: un ospizio per “gli orfani e i derelitti” vittime innocenti del conflitto.
Ne parla con il suo popolo durante il pontificale nella festa dei santi Pietro e Paolo con tanta passione che presto la diffidenza dei più si muta in generoso entusiasmo. Apre egli stesso una sottoscrizione, e mette tutto quello che ha: 500 lire. Subito un bambino si alza e corre all’altare e dona 5 lire. Inizia così una gara di solidarietà tra i castellani. Quei bambini orfani diventeranno i figli di tutta la città.
Adatta per questa opera il vecchio Orto della cera in fondo al rione San Giacomo. E con gioia il 1° luglio 1915 annuncia dalle pagine di Voce di popolo: “Questi figli derelitti non hanno bisogno solo del pane ma hanno bisogno assai più del pane della vita che è l’educazione cristiana e la formazione religiosa e morale… E noi, fidenti della carità inesauribile di quel Cuore sacrissimo di Gesù che con tenere espressioni invitava i pargoli a venire a Lui che affermava: ‘Chi accoglierà un fanciullo nel nome mio accoglierà me stesso’, abbiamo deciso di dar mano all’opera”.
Ma chi avrebbe potuto custodire tanti bambini e offrire loro cure e amore? Ecco, in quell’occasione sono nate le Piccole Ancelle del Sacro Cuore. Suore semplici, così le voleva Liviero per fare da madri a quei piccoli. Guarda lontano, Liviero, vede forse i molti volti della povertà che si susseguono nel tempo, le solitudini, il male di vivere, le fatiche dell’uomo che ha bisogno di umili “samaritani” che si chinino sulle loro ferite.
Perciò, nel chiedere a Papa Benedetto XV l’approvazione per fondare una congregazione religiosa di suore, scrive: “Una congregazione di donne che, fatta piena oblazione di sé, si dedichino a tutte le opere di cristiana carità”. Piccole e semplici per essere docile strumento nelle mani di Dio che attraverso loro potesse scrivere pagine di misericordia e di tenerezza. Sono tanti i bambini che cresceranno nel vecchio Orto della cera, amorevolmente custoditi dal buon Vescovo e dalle giovani suore.
Nel tempo, il vecchio Orto della cera, simbolo del grande cuore di Carlo Liviero, cercherà con le suore, umili e attente ai segni del tempo, le strade del mondo: Kenya, Albania, Ecuador, Afghanistan, Uganda… per fare di Cristo il cuore del mondo. Anno dopo anno, per ben un secolo ormai, quel gesto di misericordia e di amore con il quale ogni Piccola Ancella si china verso i piccoli, i poveri di ogni tempo e luogo, fratelli che incontra sul suo cammino, ha scritto e scrive – per la nostra città e per ogni luogo in cui presta il suo servizio – pagine di storia.
Ora, in occasione dell’anniversario prenderà ufficialmente vita un’associazione di laici che sono ispirati al carisma del beato Carlo Liviero.
Le celebrazioni
Sarà il card. Gualtiero Bassetti, domenica 9 agosto alle ore 10.30 nella cattedrale di Città di Castello, a presiedere la concelebrazione eucaristica di ringraziamento per il centenario di fondazione delle suore Piccole Ancelle del Sacro Cuore. Proprio nel duomo tifernate Carlo Liviero invitò il suo popolo a farsi strumento della Provvidenza divina e concepì l’idea della nuova congregazione. La sera di sabato 8 agosto, alle ore 21, presso l’Orto della cera a Città di Castello (in piazza Servi di Maria), si terrà la veglia di preghiera “E voi continuate” aperta a tutti coloro che vorranno ringraziare il Signore assieme alle suore. Nel mese di agosto, sabato 29 in Kenya, si terrà una celebrazione eucaristica di ringraziamento e per la professione religiosa di alcune suore, presieduta dal Vescovo di Marsabit.