Il nostro futuro: la Giornata per la vita in Umbria

GIORNATA PER LA VITA. Il messaggio del presidente regionale del Mpv e Cav. I tristi dati, e l’impegno che ci si può assumere

mamma-bambina“I figli sono la pupilla dei nostri occhi… Che ne sarà di noi, se non ci prendiamo cura dei nostri occhi? Come potremo andare avanti?”. Così Papa Francesco all’apertura della 28a Giornata mondiale della gioventù ha illuminato ed esortato tutti alla custodia della vita, ricordando che “generare ha in sé il germe del futuro”. Ogni figlio è volto del “Signore amante della vita (Sap 11,26), dono per la famiglia e per la società. Generare la vita è generare il futuro”.

Questi i primi capoversi del Messaggio dei Vescovi italiani, che ci invitano a chiederci se e sempre consideriamo i figli, tutti i figli, pupilla dei nostri occhi e volto del “Signore amante della vita”, dono per la famiglia e la società.

Se siamo sinceri ci è difficile rispondere “sì” a queste domande e i numeri e il modo di pensare e parlare di chi ci sta vicino – anche cattolici praticanti, catechisti, insegnanti di religione, presbiteri – ci dicono che non è vero che consideriamo così tutti i figli che il Signore ci dona o ci vuole donare.

Oltre ai figli “scartati” perché giunti in un momento inopportuno, o perché giunti quando il numero progettato era già stato superato, o perché riconosciuti malati o con qualche handicap con la diagnosi prenatale, ci sono i “figli prodotti” in vitro, che oltre al costo in euro hanno un costo molto più pesante e umanamente inaccettabile, quello in vite umane innocenti: considerando il rapporto tra il numero totale di embrioni prodotti (170.107 nel 2011) e di quelli effettivamente nati (nel 2011 i nati vivi sono stati 9.567: 1/18 embrioni prodotti, 1/10 embrioni trasferiti in utero!) il numero di embrioni sacrificati è altissimo. A questo bisogna aggiungere i figli fatti fare a pagamento da un’altra donna nell’utero in affitto o come eufemisticamente lo chiamano da “madre surrogata”. Altro che dono! Oggi il figlio si compra e lo si vuole perfetto altrimenti la madre surrogata per contratto lo deve abortire!

Quello che papa Paolo VI temeva, e che lo indusse a scrivere l’Humanae vitae, cioè che la rivoluzione sessuale rischiava di consegnare l’humanum come tale al potere tecnologico, facendogli perdere la sua assoluta indisponibilità, la sua non negoziabilità, si è già realizzato, è una triste realtà, che non sentiamo ancora il dovere di combattere e contrastare culturalmente!

bambina-giocoI nostri Pastori indicano la scuola come luogo in cui impegnarci per costruire una cultura veramente umana. A parte gli indirizzi ministeriali che vanno in tutt’altra direzione, io credo che come comunità cristiana abbiamo altri luoghi educativi in cui dobbiamo sentire l’urgente dovere morale di formare le nuove generazioni, cioè le parrocchie, che molto spesso sono più chiuse delle scuole alle proposte di educazione all’amore fecondo e responsabile a cominciare dall’età scolare.

Scrivono ancora i Vescovi: “Il ricorso all’aborto priva ogni anno il nostro Paese anche dell’apporto prezioso di tanti nuovi uomini e donne… È davvero preoccupante considerare come in Italia l’aspettativa di vita media di un essere umano cali vistosamente se lo consideriamo non alla nascita, ma al concepimento”.

Nella nostra Regione dal 1978 al 2012 ci sono stati 96.056 aborti volontari, di questi 19.500 avrebbero oggi tra i 32 e i 28 anni, quindi ci sarebbero potuti essere almeno 7.000 matrimoni o convivenze con almeno altri 5.000 figli, invece neanche il prezioso apporto degli immigrati ci permette di chiudere alla pari il rapporto tra morti e nati (nel 2011: 9.957 morti a fronte di 7.740 nati vivi!).

Papa Francesco ci ricorda che “la sola ragione è sufficiente per riconoscere il valore inviolabile di ogni vita umana, ma se la guardiamo anche a partire dalla fede, ogni violazione della dignità personale dell’essere umano grida vendetta al cospetto di Dio e si configura come offesa al Creatore dell’uomo”. Approfittiamo di questa Giornata per la vita per riflettere e cominciare a lavorare per ricostruire la civiltà della verità e dell’amore a lode e gloria di Dio creatore e amante della vita.

I progetti del Movimento per la vita

SOS Vita numero verde 800 813000, a cui si può rivolgere ogni donna che sia tentata di abortire, per ricevere consigli e sostegno concreto.

Progetto Gemma. “Adozione” di una mamma in difficoltà, per un periodo di 18 mesi, offrendole un contributo mensile minimo di 160 euro.

“Uno di noi”. La campagna, chiusa a fine 2013, chiedeva “dignità e diritti umani fin dal concepimento” in tutta l’Ue. Il Comitato italiano ha consegnato al Viminale 70 scatoloni contenenti 553.591 sottoscrizioni su carta, cui si aggiungono 97.433 adesioni on-line.

Siti internet. Quello nazionale del Movimento per la vita è www.mpv.org; quello regionale, www.mpvumbro.org.

AUTORE: Angelo Francesco Filardo presidente federazione regionale Cav e Mpv umbri