Il Natale 2010 in diocesi parte dalla fabbrica con la tradizionale celebrazione, che il Vescovo ha presieduto all’interno del Centro servizi inox della Thyssen-Krupp, alla presenza dell’amministratore delegato Harald Espenhahn, delle autorità cittadine, di numerosi dipendenti dell’Ast e dei loro familiari. Una celebrazione che s’inserisce nell’ambito di una serie di visite alle diverse realtà produttive del territorio diocesano, che mons. Paglia ha svolto in questi giorni di preparazione al Natale. “Celebriamo qui la messa di Natale – ha esordito il Vescovo nella sua omelia – perché Gesù viene a nascere non solo nelle chiese, ma anche in fabbrica, in tutti i luoghi di lavoro che hanno bisogno di ricevere il messaggio del Natale, della speranza che viene da quel Bambino e che deve entrare nei nostri luoghi abituali di lavoro”. E il luogo del lavoro diventa come una grande mangiatoia dove si rinnova un mistero in grado di cambiare i cuori: “Il Natale è l’energia che deve cambiare il nostro cuore per i nostri bambini che debbono crescere in un mondo dove c’è più amore”. Facendo riferimento poi alla crisi economica e in particolare a quella del polo chimico della Polymer, il vescovo ha avuto parole di speranza per il futuro dei lavoratori: “Il Natale è rinascita, e questa liturgia ci stringe gli uni gli altri per irrobustire la solidarietà e resistere ai venti freddi che continuano ad abbattersi. Possa Gesù che nasce far crescere l’impegno ad essere accanto a tutti e in particolare a chi ha più bisogno di sostegno. L’augurio che ci scambiamo gli uni gli altri è che le difficoltà presenti non rallentino né l’impegno né la solidarietà. C’è bisogno di uscire anche noi dal piccolo sogno egocentrico di ciascuno per sognare in grande per il bene di tutti. Il Natale ci doni un’audacia nuova per affrontare gli anni che verranno con una energia forte e salda”. Un segno tangibile del sostegno a chi ha perso il posto di lavoro è il Fondo di solidarietà della Chiesa umbra che, ha ricordato mons. Paglia, “ad oggi sostiene con un modesto contributo ben 781 operai”. Una crisi che non è affatto superata e che si prospetta ancora lunga e difficile. È stato l’amministratore delegato della Tk-Ast Harald Espenhahn a tracciare il quadro della situazione al termine della celebrazione: “A settembre abbiamo chiuso l’anno fiscale. È stato un anno difficile, e speriamo che nel nuovo anno andrà meglio. Questo è il momento di stringere ancora di più le nostre mani. Faremo di tutto per difendere questo sito, anche se nel mercato incidono tante cose che non possiamo influenzare. Sono comunque fiducioso che insieme potremo superare la crisi, perché siamo riusciti a rimanere sul mercato quando tanti non ci sono più”.
“Il Natale ci darà la forza”
Messa del vescovo Paglia con gli operai delle Acciaierie
AUTORE:
E. L.