La processione, con cui la statua argentea di San Feliciano è tornata a significare la benedizione del Patrono sulla nostra città e a mostrare ai folignati la testimonianza del Vangelo, ha concluso un mese denso di celebrazioni, iniziato con la prima festa di Sant’Angela da Foligno dopo la sua canonizzazione, proseguito con il termine dell’Anno mariano nel terzo centenario dell’incoronazione della Madonna del Pianto e impreziosito dalla sosta nel monastero di Sant’Anna della Madonna di Foligno di Raffaello. Le celebrazioni sono state aperte giovedì 23 gennaio dai primi Vespri, presieduti dal vescovo di Foligno, mons. Gualtiero Sigismondi, che ha individuato nella mitezza la qualità fondamentale dei martiri. Il mite è umile, capace di custodire i fratelli e aperto al perdono, perché è consapevole che “solo Dio basta, in Lui solo è la nostra forza”. Venerdì 24 gennaio la nostra Chiesa particolare ha avuto la gioia di festeggiare san Feliciano con la presenza dell’arcivescovo metropolita di Perugia – Città della Pieve, mons. Gualtiero Bassetti, testimoniandogli la vicinanza e la gioia per la sua prossima nomina a cardinale. Mons. Bassetti ha presieduto la solenne concelebrazione eucaristica in Cattedrale dopo aver visitato, accompagnato dal Vescovo, l’esposizione della Madonna di Foligno. Nel pomeriggio, il cielo è sembrato astenersi dalla pioggia e dal freddo consentendo lo svolgimento della processione, al termine della quale, durante i Secondi vespri, mons. Sigismondi ha proposto ai folignati una riflessione sulla semplicità. Il martire è semplice perché, “privo di artificio e libero dall’amor proprio”, sa di possedere solo quello che dona, a partire dalla sua stessa vita.
Il martire “semplice”
Foligno. Le celebrazioni per il patrono san Feliciano concludono un gennaio memorabile e ricco di grandi eventi
AUTORE:
Fabio Massimo Mattoni