giovedì, 30 Gennaio 2025
0,00 EUR

Nessun prodotto nel carrello.

HomeRUBRICHEOltre i confiniIl lascito morale di Paolo Borsellino, 30 anni dopo

Il lascito morale di Paolo Borsellino, 30 anni dopo

Il trentesimo anniversario della strage di via D’Amelio (19 luglio 1992) piuttosto che celebrare l’eroismo delle vittime, dovrebbe spronarci a proseguire con determinazione due obiettivi. Innanzitutto pretendere verità e giustizia per una vicenda che negli anni ha registrato ostacoli e depistaggi, collusioni e convergenze di interessi. Poi riuscire a considerare più attentamente il fenomeno mafioso, che influenza e condiziona la nostra vita collettiva tanto sul piano economico e sociale quanto su quello culturale ed educativo.

Non si tratta semplicemente di una questione di ordine pubblico, quanto di una mentalità che contagia i nostri vissuti e orienta i comportamenti. Per quanto possa apparire paradossale, il diffondersi della “discultura” mafiosa è favorita dal nostro disinteresse, dal momento che le mafie, da tempo, hanno imparato a non fare rumore con uccisioni e stragi, ma a creare consenso con la pratica della corruzione e presentandosi come soggetto economico vincente.

Tutti questi fattori hanno spinto le mafie oltre quelli che credevamo i loro confini naturali, per sfruttare ogni aspetto della globalizzazione. È passato troppo tempo da quel 19 luglio 1992, e il debito che abbiamo contratto con Paolo Borsellino e con tutti coloro che hanno pagato con la vita ha maturato una montagna di interessi.

spot_img
ARTICOLI CORRELATI