Nell’apertura della Porta santa a Bolsena e a Orvieto si sono notati dei giovani vestiti con delle casacche blu mentre prestavano il servizio di volontariato. È uno dei primi coinvolgimenti dei giovani a questo evento giubilare della diocesi. Il Vescovo ha visitato tutte le nove Vicarie per incontrarli, annunciando loro il Giubileo. I ragazzi hanno risposto con una numerosa partecipazione, in ogni zona, dove mons. Benedetto si è recato. Il servizio di volontariato è una delle risposte più significative all’inizio di questo periodo di grazia della nostra Chiesa. Altri appuntamenti attendono i giovani, alcuni sono già in calendario. Un grande evento avverrà il 6-7 aprile a Orvieto per l’incontro dei giovani dell’Umbria dal titolo “Mi fido di Te”, organizzato dalla Pastorale giovanile regionale, il quale vuole essere una proposta chiara nell’Anno della fede a fidarsi di Cristo e di riscoprire la sua presenza umile e grandiosa nell’eucaristia, sull’esempio di san Francesco, giovane di Assisi, uomo altamente eucaristico, come ci dicono i suoi biografi. Un altro momento vedrà i giovani protagonisti ed è il Giubileo dei bambini della prima comunione, previsto a Bolsena il 28 aprile: i giovani saranno animatori e organizzatori di questa giornata dedicata ai più piccoli. Poi nella notte tra il 1° e il 2 giugno la Marcia della fede da Bolsena ad Orvieto, per l’antica strada che collegava le due città, vedrà soprattutto i giovani partecipi a questo evento. A luglio – mentre si svolge la Giornata mondiale della Gioventù a Rio de Janeiro – a Bolsena si incontreranno i giovani dell’Umbria che non sono andati all’evento, collegandosi con il Brasile e vivere insieme la fine della Giornata mondiale. Inoltre anche nelle catechesi dei gruppi s’inizia a parlare del Giubileo nel suo significato più profondo e autentico, come un periodo di rinnovamento spirituale e di conversione a Cristo. Vari progetti sono in cantiere, come il pellegrinaggio a piedi da Todi a Orvieto, attraverso l’antica strada che percorre la montagna. Sicuramente per i giovani sarà un tempo di grazia particolare: l’Anno della fede ci sollecita a trasmettere la fede alle nuove generazioni, è un’occasione missionaria per far incontrare il Signore anche a coloro che sono ai margini della vita ecclesiale. Il tempo giubilare eucaristico è anche propizio per una proposta vocazionale a seguire Cristo Pastore che chiama i giovani ad essere suoi sacerdoti per spezzare il Pane della vita.
L’eucaristia e san Francesco
I Vescovi dell’Umbria hanno scritto una lettera pastorale rilevando l’importanza di alcuni avvenimenti in corso: l’Anno della fede, il Giubileo eucaristico e l’accensione della lampada votiva ad Assisi, il 4 ottobre, da parte della nostra Regione. San Francesco, scrivono i Vescovi, è un uomo di grande fede, soprattutto nell’eucaristia. Un modello per i giovani che amano molto questo santo, che qualche volta è rappresentato in un modo distorto. In una lettera san Francesco scriveva: “Frate Francesco, il vostro servo e il più piccolo fratello nel Signore, augura salute, in forza del dono dell’eucaristia, che è il segno grande e altissimo dell’amore di Dio, purtroppo non abbastanza compreso da molti religiosi e da tanti uomini”. La sua testimonianza accompagnerà i nostri ragazzi in questo cammino giubilare. Francesco morì 37 anni prima del miracolo di Bolsena. Da lui riceveremo però molti stimoli per vivere questo periodo di grazia: la preghiera, il pellegrinaggio, il servizio sono tutti elementi fondamentali della vita cristiana che ritroviamo in questo giovane di Assisi del Duecento.