Il futuro delle politiche sociali territoriali

Se ne è parlato in una conferenza a Norcia

Sui risultati dell’attuazione del piano sociale regionale e sui futuri sviluppi delle politiche sociali dell’ambito territoriale n. 6 della Valnerina si è discusso nel corso di una conferenza istituzionale di ambito, riunitasi a Norcia lo scorso lunedì, presso la sala consiliare del palazzo comunale. All’apertura dei lavori da parte del sindaco di Norcia Alberto Naticchioni ha fatto seguito la presentazione dell’Atto di indirizzo ai Comuni per la programmazione sociale di territorio condivisa (approvato con Dgr 248 del 6 marzo scorso) da parte dell’assessore Grossi. “Nei vari ambiti dell’Umbria – ha affermato – molte strutture previste dal Piano sociale sono condivise mentre non è ancora a regime l’ufficio di cittadinanza, che a breve dovrà essere un servizio sociale locale di primo livello, pubblico, orientato alle famiglie e non ad una tipologia di utenza, in grado di produrre risposte per soddisfare domande di orientamento, di mediazione, sostegno, affettività e comunicazione intergenerazionale. Per l’Umbria l’ufficio di cittadinanza sarà un punto di svolta poiché in Italia saremo i primi a costruirlo. A tal fine abbiamo pensato alla realizzazione di un corso di formazione per gli operatori che avvieranno la sperimentazione di tale struttura nei vari ambiti territoriali”. “L’ufficio di cittadinanza – ha annunciato il Sindaco di Norcia – sarà attivato entro l’estate e dovrà essere una struttura qualificata. Quanto agli altri servizi, credo che il nostro ambito possa vantare già ottimi risultati, grazie all’impegno dei sindaci, del promotore sociale Cinzia Calef e del terzo settore. Un salto di qualità è stato fatto con l’istituzione dello sportello dell’immigrazione, che è diventato un punto di riferimento fondamentale per i circa 500 immigrati residenti nel territorio. Il servizio di accompagnamento al lavoro dovrà essere integrato al progetto dello sportello del lavoro già avviato dalla Regione mentre sono già attivi i nuovi servizi di welfare leggero, quali i servizi di assistenza domiciliare per anziani e i servizi innovativi per l’infanzia e l’adolescenza. I Comuni dell’ambito, inoltre, grazie all’esperienza acquisita, stanno valutando l’opportunità di concretizzare quanto auspicato nel Piano di zona, ossia la gestione diretta dei servizi socio-assistenziali delegati finora alla Asl 3, a partire dal gennaio 2003”. Quello compiuto dai comuni dell’ambito n. 6 nella riorganizzazione e gestione dei servizi sociali è stato pertanto uno sforzo enorme. “Chiediamo alla Regione Umbria – ha concluso il Sindaco – di continuare a sostenere, anche nei prossimi anni, l’impegno assunto dal nostro ambito e tutti i progetti in cantiere”.

AUTORE: Antonella Franceschini