Il dialogo passa anche per il cinema

‘Il fatto che nell’arte possano confrontarsi e incontrarsi popoli e religioni, con tutto il loro bagaglio culturale e spirituale, è la dimostrazione che nella società in cui viviamo non esiste lo scontro tra le civiltà, ma piuttosto tra chi ricerca il vero e il bello e chi invece si accontenta della banalità del male o del proprio particolarismo’. Con queste parole il vescovo Paglia commenta la prima edizione del Filmfestival ‘Popoli e religioni’, che si terrà a Terni da sabato 19 a martedì 22, organizzato dall’Istess con il sostegno del Comune, e ideato dallo stesso vescovo Paglia. Dieci i film in cartellone al festival (che gode del patrocinio del ministero della Cultura e del Pontificio consiglio della cultura) che saranno proiettati, ad ingresso libero, tra il cinema Fiamma e palazzo Primavera. Provenienti da quattro continenti, e in gran parte del tutto inediti in Italia, i film rappresentano tutte le principali confessioni religiose – ebraica, islamica, buddista, induista e cristiana – e saranno in parte presentati dagli stessi autori, come Alina Marazzi, che lunedì sera introdurrà il suo Per sempre dedicato alle monache di clausura, Catherine McGilvray, che ha realizzato il film su Fernando Rielo, poeta mistico e fondatore dei missionari Identes, e Marc Weymuller, autore di Malgré la nuit.Un’attenzione particolare l’evento la riserverà agli studi cinematografici di Papigno: a tutti i partecipanti, infatti verrà donato il libro di Federica De Santis che ricostruisce la storia dello stabilimento. Non solo cinema, comunque: il programma del festival sarà arricchito da una tavola rotonda sul tema ‘La visibilità del sacro del cinema’, e da un ‘focus’ dedicato alla cultura indiana, che prevede un concerto di Gianni Ricchizzi, una danza cerimoniale religiosa sikh e una degustazione di cibo sacro indiano.Alla prima edizione del festival è poi abbinato un numero speciale della rivista Adesso e il lancio di un portale internet di informazione (www.cieloeterra.info) dedicato al rapporto tra cinema e religione e al polo cinematografico ternano.