Il Congo è terra contesa dalle potenze mondiali

0
280

Quella in atto nella Repubblica Democratica del Congo è tutt’altro che una guerra regionale e tribale. È chiaro a tutti che i ribelli e le formazioni armate dell’M23 ( Muvement du 23 mars ), dell’Afc ( Alliance du Fleuve Congo ) e delle Rwande Defence Force che seminano terrore e morte, agiscono per conto terzi.

In qualche modo proprio quella guerra è il riflesso più autentico della “Terza guerra mondiale a pezzetti” perché in quell’area vasta si concentrano gli appetiti delle superpotenze economiche (transnazionali) e politiche che vogliono mettere le mani sulla ricchezza del Congo. I congolesi non sono vittime della miseria ma piuttosto della ricchezza della loro nazione. Diamanti, oro, coltan e rame, insieme ad altre terre rare, sono indispensabili per alimentare la produzione di molti strumenti della nostra tecnologia e della nostra “vita elettronica” di tutti i giorni.

È questo ad alimentare una guerra che va avanti da circa trent’anni e che vede il Ruanda come testa di ponte di quelle potenze nella regione. Non dimentichiamo che un anno fa (19 febbraio 2024) l’Unione europea ha firmato con quella nazione un protocollo per l’esportazione di minerali che non possiede e saccheggia in Congo.

Paradossalmente si potrebbe dire che piuttosto che intervenire militarmente basterebbe che il nord del mondo rinunciasse a soddisfare i propri appetiti e questo aiuterebbe sviluppo e pace in quelle terre.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here