In un recente incontro con il sindaco di Todi, Carlo Rossini, a palazzo di città lo abbiamo intrattenuto su un tema caldo in tutte le città storiche del nostro Paese: lo spopolamento dei centri storici, che sta allontanando prima i residenti e poi anche i servizi, a tutto vantaggio delle prime periferie.
Todi diventa sempre più un museo a cielo aperto… è possibile invertire il trend?
“Oggi, per evitare che il centro storico diventi una sorta di museo a cielo aperto, intendiamo investire sul ritorno di servizi, essenziali per far tornare residenti in centro storico. In questa ottica, nei prossimi mesi inizieranno i lavori di riqualificazione della scuola Aosta, per circa 2,3 milioni di euro, con l’obiettivo di realizzare un polo scolastico unico con asilo nido, scuola dell’infanzia e scuola elementare, con la predisposizione delle strutture al tempo prolungato. Presto saranno ultimati, dopo molti anni di fermo, i lavori per il posizionamento di un ascensore a palazzo dei Priori, dove, dopo la partenza della sezione distaccata del Tribunale, torneranno gli uffici comunali. In via del Monte verranno spostati parte degli uffici oggi presenti nel complesso della scuola Aosta. Nasceranno un Ufficio del cittadino e uno Sportello unico per le imprese, con i nuovi servizi offerti dal Suape. Ci sono contatti per collaborare con altri uffici pubblici, enti e associazioni, incentivando il rientro in centro storico di servizi di Patronato e altro”.
Non le pare che occorrerà anche pensare a migliorare la sicurezza e a creare possibili parcheggi?
“In questa logica di potenziamento dei servizi va anche il ragionamento sul possibile ritorno di alcune strutture delle forze dell’ordine in centro storico, opportunità di sicurezza, vitalità e prestigio da valutare attentamente, insieme allo sviluppo di possibili parcheggi che consentano la realizzazione dei progetti. Una delle area sotto osservazione è senza dubbio il campo ‘Mario e Teresa Ferdinandi’, nei pressi del palazzo vescovile. In questo caso sarà preziosa la collaborazione tra Comune, diocesi e altre istituzioni. Una collaborazione alla quale teniamo molto, convinti come siamo che il rafforzamento del centro storico abbia bisogno di una proposta di sistema, con il coinvolgimento di tutti gli attori del territorio”.
Todi, città a forte vocazione turistica, non dovrebbe disporre di una connettività veloce e di una efficiente rete d’informazione?
“Il centro storico sarà interessato dopo l’estate da un progetto della Regione Umbria di potenziamento della connettività, con l’arrivo della fibra ottica nel cuore della città. Nelle prossime settimane verrà presentato alla Regione un progetto innovativo per il servizio di informazione turistica, che farà da esperienza pilota in Umbria e interesserà i ‘voltoni’ dei palazzi comunali con lavori di riqualificazione. Da mesi stiamo lavorando con diocesi e Sistema Museo alla realizzazione di un biglietto unico di visita alla città, che renderà fruibili gioielli di arte e fede come la chiesa della Nunziatina e il palazzo vescovile, fino a oggi poco conosciuti da tuderti e visitatori. Grazie all’intervento della Regione Umbria realizzeremo una nuova sezione museale, presso il complesso delle Lucrezie, con il ritorno a Todi degli importanti reperti rinvenuti durante gli scavi nella zona di Porta Fratta”.
E i lavori di consolidamento non più rinviabili?
“Partiranno nei prossimi giorni nuovi lavori di consolidamento del Colle. Tre cantieri per un importo complessivo di circa un milione di euro. Saranno interessati il fosso delle Cerquette per 500.000 euro, il fosso delle Lucrezie per 300.000 euro e la zona sottostante via Termoli, nei pressi dei Giardinetti, per circa 200.000 euro. Dopo i lavori di consolidamento, saranno ripristinati e potenziati i percorsi pedonali di risalita dal parcheggio di porta Orvietana. Con il ritorno del bel tempo, saranno ripresi e ultimati i lavori presso il parco della Rocca”.