IL “CASO BONADUCE” NON FINISCE MAI

Ma che sta succedendo alla politica umbra? Il Consiglio regionale, passa gennaio, e ancora non si è riunito. Eppure il Presidente è cambiato, e l’intoppo politico determinato dal “caso Bonaduce” si supponeva superato.Si supponeva: perché la “coda” di questa vicenda è più lunga di quella della cometa di Halley. Perché i Comunisti italiani ne sono rimasti talmente scottati dall’essere definitivamente usciti dalla maggioranza di centro sinistra. Questo ha determinato un ribaltone totale, con il resto del centro sinistra che si è blindato negli organismi consiliari rimescolandone la composizione e cercando di mettersi al sicuro da eventuali “agguati” delle minoranze e di ex compagni di cordata. Ma come la scelta della Lorenzetti a candidata presidente si era compiuta in un clima di profonde spaccature nei Ds e non solo, così le modalità con cui il popolare Carlo Liviantoni è stato nuovamente chiamato a ricoprire la carica di presidente dell’assemblea dopo Bonaduce non facevano presagire nulla di buono. Perché prima di eleggerlo, nel cosiddetto “segreto dell’urna” non erano mancate sorprese poco gradevoli per la maggioranza, tanto da far inalberare, e non poco, la stessa governatrice. Ora il centro destra, visto il clima che regna nello schieramento avverso, chiede per l’ennesima volta il “passaggio in aula” per quanto sta accadendo. Ma l’aula resta chiusa: chissà che non tocchi rivotare, per riaprirla?

AUTORE: Gad