Nella serata di martedì 14 maggio, a 300 anni esatti di distanza, è stato solennemente celebrato l’anniversario dell’incoronazione della statua della beata Vergine Maria del Pianto, avvenuta nel 1713 per volontà del Capitolo vaticano. La devozione nei confronti della Madonna del Pianto era giunta a Foligno nel 1614 e si era affermata nella chiesa di San Leonardo: a quel periodo risale la statua lignea, riccamente abbigliata, della Vergine con il Bambino. Tale culto deriva da un evento accaduto a Roma nel 1546, quando un’immagine della Madonna con il Bambino pianse dopo essere stata testimone di un duello che si era concluso con la morte di uno dei contendenti, cui l’altro aveva rifiutato il perdono. La particolare venerazione per la Madre di Dio, cara ai folignati soprattutto per la sua materna partecipazione alle vicende umane, si è poi consolidata nel 1703, quando fu attribuita alla Madonna del Pianto la protezione della città di Foligno, che dal 1628 per decisione del Comune si era definita “Città della Madonna”, durante un disastroso terremoto avvenuto il giorno della festa. La stessa devozione si è manifestata ancora una volta in occasione della traslazione della sacra effigie dal santuario in cattedrale, e poi nella messa presieduta dal card. Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei. Dopo un breve momento di saluto, la statua della Madonna del Pianto è stata prelevata dalla chiesa di Sant’Agostino e portata in processione verso la cattedrale di San Feliciano dove, tra celebrazioni animate da varie parrocchie e gruppi che culmineranno con la Veglia di Pentecoste presieduta dal vescovo mons. Gualtiero Sigismondi sabato 18, resterà fino al 25 maggio, quando sarà riportata solennemente nel santuario con una celebrazione presieduta dal card. Giuseppe Betori, folignate, arcivescovo di Firenze. In una cattedrale gremita di fedeli, alla presenza delle autorità civili e militari, dei Vescovi dell’Umbria e di molti sacerdoti della diocesi, il card. Bagnasco ha sottolineato l’importanza della devozione mariana quale strada sicura per raggiungere una fede autentica in Cristo, e la validità della pietà popolare come elemento fondante di una Chiesa vicina alla gente, che vive e celebra la sua fede in una dimensione familiare. Il Vangelo proprio della Madonna del Pianto, che ci riporta alle nozze di Cana, è sintesi del clima di festa e dell’autentica sequela di Cristo secondo la modalità insegnata da Maria: “Qualsiasi cosa vi dica, fatela” (Gv 2,5). Il vescovo, mons. Gualtiero Sigismondi, ringraziando il card. Bagnasco per la sua presenza in un momento così difficile per la città di Genova, ha affidato alla Madonna del Pianto il dolore per la sciagura avvenuta nei giorni scorsi nel porto. La statua mariana, tradizionalmente visibile solo il giorno della festa, la domenica che precede la festa di sant’Antonio, continua ad essere meta del pellegrinaggio di molti fedeli, che possono ammirarla da vicino e affidarle, come da sempre sono soliti fare i folignati, le loro gioie e i loro dolori.
Il card. Bagnasco a Foligno per il 300° della Madonna del Pianto
FOLIGNO. Messa con il card. Bagnasco per il 300° anniversario dell’incoronazione della Madonna del Pianto
AUTORE:
Fabio Massimo Mattoni