ORVIETO- Venerdì 29 gennaio, il Capitolo della Cattedrale di Orvieto ha onorato il suo
patrono, San Costanzo vescovo e martire, con una solenne concelebrazione presieduta dal vescovo di Orvieto-Todi Gualtiero Sigismondi, che non ha nascosto la gioia di ritrovare nella diocesi che da pochi mesi lo ha accolto un santo così caro al popolo di Perugia.
“Interpreto questo segno -ha detto, infatti, monsignor Sigismondi– come una carezza regalatami da Dio“.
San Costanzo, secondo la tradizione, fu il primo vescovo di Perugia e subì il martirio durante la persecuzione di Marco Aurelio, dopo aver sostenuto estenuanti tormenti, nei pressi della località denominata il trivio presso Foligno. Il corpo traslato nella città di Perugia fu sepolto dove attualmente sorge la chiesa a lui dedicata, consacrata nel 1205 dal vescovo Viviano.
Non sappiamo di preciso come il culto di questo santo sia giunto fino ad Orvieto, ma
nel XIII secolo esisteva già una chiesa a lui dedicata, di proprietà del Capitolo, poi
demolita insieme alla vecchia Cattedrale, per far posto alla fabbrica del nuovo
maestoso Duomo. Ancora oggi, all’interno di quest’ultimo, è venerata una sua reliquia
e il santo è rappresentato con una statua, opera di Fabiano Toti datata
1598 e facente parte del ciclo scultoreo dei Santi protettori di Orvieto da poco
ricollocato all’interno della Basilica.
Al termine della celebrazione, il Vescovo ha presieduto la riunione del Capitolo con l’immissione di tre nuovi canonici: don Claudio Gargagli, don Piero Brancaccia e don Henry Nicole Ybga Matip.
Monsignor Sigismondi ha sottolineato l’importanza che riveste il Capitolo di una Cattedrale come quella orvietana, meta non solo di molti turisti ma anche di numerosi pellegrini provenienti da ogni parte del mondo e di numerosi fedeli che, anche dai paesi limitrofi, vi si recano per le celebrazioni liturgiche e il servizio prezioso e insostituibile del
sacramento della Riconciliazione.
Proprio nell’ottica di un migliore servizio alla città e al territorio, il Capitolo ha anche
deciso unanimemente di prendersi cura anche della chiesa di San Giuseppe, patrono,
con la Vergine Assunta, della Città di Orvieto e, insieme a San Fortunato, dell’intera
Diocesi. Tale chiesa, cara al popolo di Orvieto, sarà anche il cuore degli eventi
dell’anno di San Giuseppe che Papa Francesco ha indetto per questo 2021.
I fedeli si vedranno impegnati in appuntamenti di preghiera e di catechesi già a partire dalla prossima Quaresima che, straordinariamente, vedrà l’avvicendarsi delle parrocchie del centro urbano e del suburbio per la novena al Santo nel prossimo mese di marzo.