Il Calendimaggio si farà

Assisi. Programma come da tradizione, dopo la ricomposizione tra le Parti

“Passata è la tempesta”: così suggerirebbe il Leopardi in merito al Calendimaggio 2012. Passata (almeno finora) dopo incontri, riunioni ed assemblee di Parte de Sopra e di Parte de Sotto; in virtù di pazienti mediazioni, inviti e considerazioni. Ecco quanto ci ha dichiarato la presidente dell’ente, Rita Pennacchi.

 

Che aria tira?

“Credo che l’atmosfera che si respira, appena l’aria intiepidisce per l’arrivo della primavera, è la stessa che si avverte per l’arrivo del Calendimaggio, con attesa e sorpresa per un avvenimento sempre uguale e al contempo diverso. Le rose sbocciano a maggio ogni anno e noi le guardiamo e ammiriamo ogni anno”.

Ente e Parti stanno manifestando il consueto attivismo?

“È palese per chi faccia una passeggiata per il centro storico di Assisi l’attivismo delle Parti, che con zelo e grande capacità stanno allestendo il necessario per la festa. Per quanto riguarda l’Ente, il giudizio non spetta a me poiché sarebbe di parte”.

Quale è il suo personale umore?

“Da ogni esperienza della vita vengono arricchimenti ed insegnamenti, ed è con questo ‘umore’ che ho sempre accolto ogni prova, compresa l’avventura del Calendimaggio”.

Chi ha contribuito alla riconciliazione?

“Accordi e disaccordi, controversie e riconciliazioni sono il pane quotidiano della festa. Sono la sua forma di vitalità, e a turno tutti i componenti del dibattito sono al contempo forieri di polemica e di ipotesi di intesa”.

Risulta che Parte de Sopra fosse disponibile per la festa anche in forma solitaria.

“Tante ipotesi sono state fatte, ma la conclusione è che il programma sarà svolto come da protocollo, con attiva partecipazione di entrambe le Parti”.

Quali novità per questa edizione?

“L’edizione 2012 ricalca la tradizione; il programma è anche consultabile sul sito rinnovato del Calendimaggio”.

La contesa canora del sabato notte non dovrebbe precedere i cortei?

“In merito a tale domanda credo di non potermi esprimere, dato che dovrei darla esclusivamente come cittadino-spettatore, poiché la decisione spetta alla Commissione festa di cui non faccio parte per statuto”.

Un cenno alle prioritarie esigenze della manifestazione…

“Si potrebbe aprire una profonda discussione che dovrebbe partire da una tranquilla riflessione sullo Statuto, considerato che la festa così concepita è espressione dello Statuto stesso”.

AUTORE: Francesco Frascarelli