Mons. Domenico Sorrentino ha percorso il sagrato sopra un tappeto rosso fino al portale della cattedrale di San Rufino; prima di entrare ha baciato il crocifisso ligneo presentatogli dal priore del Capitolo mons. Vittorio Peri. Squilli di clarine, mentre all’interno s’apriva il suono possente dell’organo. Dopo una breve sosta di adorazione di mons. Sorrentino nella cappella del Sacramento, il corteo processionale ha percorso la navata centrale tra canti e applausi.
La celebrazione e i celebranti
La celebrazione (animata dal coro e orchestra della Cappella della cattedrale e da Assisincanto Chorus, maestri don Giuseppe Biselli e Lucio Sanbuco, organista Carlo Abbati) è stata guidata dai cerimonieri don Cesare Provenzi e don Antonio Borgo. Erano presenti il nunzio apostolico in Italia mons. Romeo, il prefetto della Congregazione del culto divino e la disciplina dei sacramenti, cardinale Arinze, il maestro delle celebrazioni pontificie mons. Marini, il segretario della Cei mons. Betori, il vescovo di Pompei mons. Liberati e il vescovo emerito della stessa città mons. Francesco Saverio Toppi, l’arcivescovo di Nola De Palma e le suore Carmelitane Messaggere dello Spirito santo che al seguito di mons. Sorrentino si insedieranno in Assisi.
Rito di ingresso presieduto dall’arcivescovo Giuseppe Chiaretti
Il rito di insediamento si è svolto secondo le indicazioni fornite dall’opuscolo curato dall’Ufficio liturgico diocesano diretto da don Antonio Borgo, con l’aiuto di vari ministri e il prezioso servizio d’ordine svolto dai membri del museo diocesano. Il rito di ingresso è stato presieduto dall’arcivescovo metropolita di Perugia-Città della Pieve mons. Giuseppe Chiaretti
La consegna della diocesi da parte del vescovo emerito Sergio Goretti
Il vescovo emerito mons. Sergio Goretti in un breve saluto ha consegnato al suo successore la diocesi, che ha avuto in cura per 25 anni e ‘che non può non essere amata’. Ricordando i martiri e eremiti patroni della diocesi ha aggiunto ‘posso assicurare che la santità non si è estinta in questa terra’. E ricordando Giovanni Paolo II ha detto: ‘Assisi è anche luogo privilegiato per il dialogo interreligioso e per la ricerca della pace, giustizia e integrità del creato’ e ha poi assicurato al successore affetto e rispetto.
Mons. Orlando Gori ha letto quindi la bolla di nomina siglata da Papa Benedetto XVI. Subito dopo il vescovo emerito mons. Goretti ha pronunciato le parole di insediamento del nuovo vescovo mons. Domenico Sorrentino con la consegna del pastorale. Appena il Vescovo si è seduto in cattedra ha ricevuto in segno di obbedienza e di rispetto l’omaggio da parte di mons. Orlando Gori e dei consultori, dei canonici del Capitolo della cattedrale, dei vicari foranei, dei ministri provinciali, del decano dei diaconi, della rappresentante dell’Usmi, del Rettore del Seminario regionale e di alcuni rappresentanti dei laici tra i quali Luca Russo con la moglie, della casa-famiglia di don Oreste Benzi, a palazzo d’Assisi. Il vescovo ha lasciato il suo seggio per abbracciarli, scendendo quegli scalini che ostacolavano la carrozzina di uno dei ragazzi.
Il vescovo Sorrentino ha intonato il Cantico delle Creature
Nell’omelia pronunciata dalla cattedra il nuovo Vescovo ha annunciato di aver invitato il papa a visitare Assisi, annuncio accolto con emozione. A conclusione della celebrazione, prima di rendere omaggio alla venerata effige della Madonna del Pianto, mons. Sorrentino ha intonato da solista il Cantico delle Creature, da lui musicato.
Il gruppo delle giovani volontarie in divisa, dopo aver distribuito all’inizio l’opuscolo citato, ha provveduto a regolare il flusso d’uscita donando quale omaggio del Vescovo sacre immaginette. Al termine il Vescovo ha invitato tutti i fedeli a prendere parte all’agape fraterna svoltasi presso la Sala delle Volte generosamente messa a disposizione dall’Amministrazione comunale.