Vescovi umbri hanno presentato – il 2 ottobre – per bocca di mons. Domenico Sorrentino, vice presidente della Ceu, con i coordinatori delle Commissioni regionali Ceu per l’educazione (Annarita Caponera) e per la famiglia e la vita (i coniugi Stefano e Barbara Rossi, e don Fabrizio Crocioni), la Lettera aperta a quanti sono impegnati nel mondo della scuola e il contributo delle famiglie umbre per la Veglia di preghiera con Papa Francesco in piazza San Pietro a Roma alla vigilia della III Assemblea straordinaria del Sinodo dei vescovi (Vaticano, 5-19 ottobre) dedicato a “Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione”. Alla veglia, promossa dalla Cei il 4 ottobre, prenderanno parte anche centinaia di famiglie umbre, guidate dai loro vescovi e parroci. Entrambi gli argomenti, scuola e veglia per il Sinodo, sono legati tra loro dalla ricorrenza della festa di san Francesco d’Assisi, il 4 ottobre, giorno in cui è tradizione divulgare il documento della Commissione Ceu per l’educazione (Cresu) rivolto al mondo scolastico (vedi il testo nell’articolo a fondo pagina).
Il contributo delle famiglie umbre alla veglia di preghiera con Papa Francesco alla vigilia del Sinodo straordinario dei vescovi dedicato a “Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione” è così riassunto dai coniugi Rossi e da don Crocioni: “A un anno dalla visita di Papa Francesco ad Assisi, la giornata del 4 ottobre, ancora una volta, si presenta investita di una luce tutta speciale, e non solo per la festa del Poverello d’Assisi, tanto cara alla terra umbra. Infatti molte famiglie in questa giornata si troveranno a Roma per sostenere l’inizio del Sinodo, per uno speciale momento di preghiera accanto al Pontefice. Le famiglie umbre giungeranno a Roma da tutte e otto le diocesi con oltre dieci autobus, per unirsi con gioia a tutti coloro che da ogni parte d’Italia si recheranno in piazza San Pietro per l’occasione. L’Umbria ancora una volta [come ad Assisi nel 2013, ndr] rinnoverà spiritualmente l’abbraccio a Papa Francesco nel giorno della festa del suo Santo, e al tempo stesso si unirà alle altre famiglie nell’invocazione allo Spirito santo, perché susciti nei Padri sinodali una riflessione profonda sui bisogni della famiglia”.
“Una grande sfida – affermano ancora i responsabili della Commissione famiglia della Ceu – a sostegno della bellezza del matrimonio, nonostante la consapevolezza delle tante fragilità e fatiche di questo momento storico. Ogni famiglia affiderà se stessa e la Chiesa intera all’infinita tenerezza di Dio, perché la luce dello Spirito e della fede accompagni la riflessione dei Padri sinodali, guidandoli secondo la via della Misericordia e della Verità che rende liberi. Come regione Umbria, siamo felici che questo momento di preghiera si collochi proprio nel giorno della festa di san Francesco d’Assisi, perché, come raccontato nelle Fonti francescane (n. 623) forte era la convinzione del Santo sulla potenza della preghiera come sostegno all’unità delle famiglie e alla comunione di coppia. Così, quando una giovane nobildonna gli chiese di pregare perché con il marito potesse trovare unità spirituale nel servire Cristo, il Poverello rispose commosso: ‘Va’, figlia benedetta, e sappi che tuo marito in futuro ti sarà di consolazione’. E aggiunse: ‘Gli dirai, da parte di Dio e mia, che ora è tempo di salvezza, ma più tardi di giustizia’. E la benedisse. La donna se ne tornò a casa e, incontrato il marito, riferì quanto le era stato ordinato. Lo Spirito santo scese improvvisamente su di lui e, trasformatolo da vecchio in uomo nuovo, lo indusse a rispondere con tutta dolcezza: ‘Donna, serviamo il Signore e salviamo le nostre anime qui nella nostra casa’”.
(i testi integrali sul sito della Conferenza episcopale umbra)