“Giuro di osservare lealmente la Costituzione Italiana”. Con queste poche semplici parole il neo sindaco di Perugia, Andrea Romizi, ha dato ufficialmente il via lunedì scorso al suo mandato, il primo di centrodestra dal dopoguerra, nella prima seduta del Consiglio comunale iniziata alle 15.30 con l’appello dei consiglieri. Un’aula particolarmente calda, non soltanto per il nutritissimo gruppo di cittadini che hanno voluto partecipare all’evento in modo anche “rumoroso”, ma anche per la palpabile “inquietudine” che si avvertiva fra i seggi consiliari, primi su tutti quelli del centrosinistra per la prima volta nelle vesti dell’opposizione.
Il primo a prendere la parola è stato il socialista Nilo Arcudi, ex vice sindaco nella Giunta Boccali. “Non ci sono piaciute alcune cose”, ha detto, riferendosi alle accuse ricevute in campagna elettorale di aver dato vita ad un “regime” e ad un “sistema” di potere. “Noi siamo la storia democratica della città” ha detto, rivendicandone la rappresentanza “politica” in ragione dei voti raccolti al primo turno. E poi l’assicurazione “Noi ci concentreremo da domani sul bene della città”. E tra il pubblico è emerso un chiaro “Era ora!”.
Prima di concludere ha voluto “ricordare in quest’aula con affetto stima ed amicizia Wladimiro Boccali”, raccogliendo un applauso bipartisan, che si è ripetuto più tardi sulle parole di stima dello stesso Romizi.
“Saremo un’opposizione propositiva” ha detto Leonardo Miccioni (Pd) assicurando che “non permetteremo che si distrugga quanto fatto di buono in passato”. Sulla stessa linea Tommaso Bori (Pd) che non risparmiato critiche alla nuova giunta “sorta last minute, negli studi di qualcuno e non, come avremmo voluto, nelle sedi istituzionali” e chiedendo, anzi “pretendiamo – ha detto citando un intervento di Romizi giovane consigliere comunale – di partecipare alla scelta del presidente del consiglio comunale”. Elezione poi di fatto rinviata alla prossima settimana con il primo scrutinio chiuso con 29 schede bianche e tre nulle.
Dialogante, come lo è stato in campagna elettorale, il sindaco Romizi. “Ogni volta che si insedia un sindaco e un consiglio comunale è festa cittadina per la democrazia che si rinnova”. Pur dissociandoci dalle accuse di “regime” ha espresso il disagio dei giovani “cresciuti con l’idea che nulla potesse cambiare in questa città”, condizione, ha aggiunto, “che frustrava una intera generazione di giovani che avevano la convinzione che non sarebbero stati valutati per i meriti ma solo perchè funzionali a un dato potere”. Se non c’è l’alternanza, ha aggiunto, “è fisiologico che si creino meccanismi non sani”.
Romizi ha quindi presentato la sua giunta ch enella prima riunione, mercoledì, ha approvato le linee di indirizzo per una prima riduzione dei costi della politica tra cui il taglio al numero di addetti esterni per l’attività del Sindaco e della Giunta, un solo ufficio per assessore, una sola auto di rappresentanza con gli autisti adibiti ad altro servizio, rassegna stampa e non più quotidiani per Sindaco, Giunta e Consiglio.
E l’assessore Edi Cicchi contestata dai 5Stelle per conflitto di interessi per essere presidente di una cooperativa sociale che in quanto tale ha rapporti con il Comune, ha annunciato di aver dato “le dimissioni dalla Presidenza della Cooperativa e da tutti gli altri incarichi dirigenziali, pur non sussistendo alcuna incompatibilità in base alla legge”.
IL NUOVO CONSIGLIO COMUNALE
PIÙ GIOVANI E DONNE
Quello che è ufficialmente entrato in carica lunedì scorso è un Consiglio comunale “alleggerito” rispetto all’Amministrazione 2009-2014: 32 seggi rispetto ai 40 precedenti, di cui 20 assegnati alla maggioranza e 12 all’opposizione. Ma è anche un Consiglio rinnovato e più “rosa”. 19 su 32, quasi due terzi dei consiglieri, per la prima volta siedono sugli scranni del consiglio comunale (12 su 20 nella maggioranza e 7 su 12 nell’opposizione). Sul fronte della presenza femminile, poi, si è passati da 5 esponenti del gentil sesso su 40 della precedente Amministrazione alle attuali 9 su 32 (4 in quota maggioranza e 5 dell’opposizione), poco meno di un terzo. Anche dal punto di vista anagrafico, ce n’è per tutti i gusti. Se l’età media dei nuovi consiglieri si attesta sui 45 anni, l’arco cronologico è ben rappresentato: dal giovanissimo Gabriele Romizi con i suoi 21 anni, alla schiera dei 30enni (Luciani, Scarponi, Bori, Miccioni e Bistocchi) fino ai veterani Fronduti e Nucciarelli, il più anziano con i suoi 71 anni di età.
I NOMI
Maggioranza: 20 seggi
Forza Italia: Leonardo Varasano (classe 1978), Carlo Castori (classe 1953), Giuseppe Cenci (classe 1971), Armando Fronduti (classe 1947), Massimo Perari (classe 1966). I nuovi: Claudia Luciani (classe 1983), Carmine Camicia (classe 1954), Antonio Tracchegiani (classe 1959) e Piero Sorcini (classe 1952).
Romizi sindaco: Otello Numerini (classe 1969). I nuovi: Francesco Vignaroli (classe 1966) e Gabriele Romizi (classe 1993).
Nuovo Centro Destra: Emanuele Scarponi (classe 1982) e Michelangelo Felicioni (classe 1976). I nuovi: Sergio De Vincenzi (classe 1960)
Fratelli d’Italia: tutti volti nuovi Clara Pastorelli (classe 1977), Lorena Pittola (classe 1955) e Stefano Mignini (classe 1958).
Crea Perugia: nuova Angela Leonardi (1976).
Perugia Rinasce: nuovo Franco Nucciarelli (classe 1942).
Opposizione: 12 seggi
PD: Tommaso Bori (classe 1986), Erika Borghesi (classe 1967), Leonardo Miccioni (classe 1982), Alvaro Mirabassi (classe 1966). I nuovi: Emanuela Mori (classe 1968), Alessandra Vezzosi (classe 1970), Sarah Bistocchi (classe 1981) e Diego Mencaroni (classe 1974).
Socialisti Riformisti: Nilo Arcudi (classe 1973).
Movimento 5Stelle: tutti nuovi Cristina Rosetti (classe 1970), Stefano Giaffreda (classe 1967) e Michele Pietrelli (classe 1966).
LA GIUNTA ROMIZI
Assessori e deleghe:
Urbano Barelli (Vice Sindaco) con delega alle politiche ambientali, personale e protezione civile.
57 anni, sposato e padre di tre figli, vive e lavora a Perugia. É fondatore dell’Associazione Professionale “Studio Legale Scassellati Sforzolini”, oggi titolare dello Studio Legale “Urbano Barelli”. Primo avvocato umbro a ricoprire il prestigioso incarico di Presidente Nazionale dell’AIGA (Associazione Italiana Giovani Avvocati), è da sempre attento alle problematiche dell’Umbria e della Città di Perugia. Già negli anni 90 del secolo scorso è componente del Consiglio Direttivo della Fondazione “Umbria contro l’usura Onlus”.
Dramane Waguè con delega all’edilizia scolastica, politiche per infanzia ed adolescenza, demografia, partecipazione ed associazionismo.
Quarantotto anni, nato e cresciuto in Mali, Dramane Wagué è arrivato a Perugia sul finire degli anni Ottanta, per studiare all’università. Wagué è sempre stato attivo politicamente, e un paio di legislature fa è approdato in consiglio comunale come indipendente eletto nelle liste di Rifondazione Comunista. Poi è confluito nella Margherita e quindi nel Partito Democratico. Poeta, scrittore, è da tempo dipendente della Provincia di Perugia.
Cristina Bertinelli, con delega al bilancio, finanze, demanio e patrimonio.
Nata a Rimini, il 20 febbraio del 1963, si è laureata in Economia e Commercio presso l’Università degli studi di Perugia. Attualmente svolge la professione di Dottore Commercialista e Revisore Legale a Perugia ed è abilitata alla professione di mediatore civile. Ha svolto ed ancora svolge incarichi di vario genere in società di capitali private, associazioni, cooperative ed enti, anche in qualità di Presidente del Collegio sindacale, nonchè consulenze in materia societaria, aziendale e fiscale; in passato, tra le altre cose, ha ricoperto il ruolo di professore in economia aziendale presso l’università di Macerata ed in ragioneria generale ed applicata presso l’università di Ancona.
Cristiana Casaioli, con delega al commercio, artigianato e mobilità.
Perugina, è nata il 3 settembre del 1965. Si è laureata in Economia e Commercio presso l’Università degli studi di Perugia, è imprenditrice nell’azienda di famiglia, che si occupa del commercio di calzature ed accessori fin dagli anni ’60. Dal 2000 è entrata a far parte di Confcommercio Provincia di Perugia, fondando il settore moda. E’ stata consigliere del Consorzio nazionale Federcalzature dal 2007 al 2011, nonchè consigliere del consorzio innovazione terziario dal 2008 al 2011. Attualmente è al seconda mandato alla vicepresidenza dell’Associazione commercianti Perugia e comprensorio (Ascom). Dal 2008 è membro della Commissione provinciale Inps e presidente della Commissione Inps Commercianti. E’ membro del consiglio provinciale della Confcommercio-Perugia e dal 2012 è in carica alla presidenza dell’ente bilaterale del terziario.
Francesco Calabrese, con delega alle infrastrutture, lavori pubblici, Perugia digitale.
Nato nel 1965, è sposato, ha due figli. Esercita la professione di avvocato. Cresciuto politicamente nella Democrazia Cristiana, nel 1985 è stato eletto consigliere della II Circoscrizione (Porta San Pietro). E’ stato consigliere comunale per tre legislature, la prima volta nel 1995, poi riconfermato alle successive elezioni del 1999 e del 2004, ques’ultima nelle file dell’Unione di Centro.
Ha fatto parte della I commissione consiliare permanente (Urbanistica) e della IV commissione (Affari Istituzionali). È stato anche presidente del comitato che ha promosso i referendum per la città di Perugia.
Teresa Maria Severini, con delega alla cultura, turismo ed università.
Nata a Perugia nel 1954, è sposata con l’Avv. Corrado Zaganelli ed ha tre figli. Laureata in Enologia alla facoltà di agraria dell’Università di Perugia, si è specializzata presso l’Institut d’Oenologie dell’Università di Bordeaux. Agronomo ed enologo conduce da tempo d’Azienda di famiglia (Cantine Lungarotti). E’ stata per nove anni presidente regionale dell’Associazione imprenditrici e donne dirigenti d’azienda (Aidda), presidente del comitato per l’imprenditoria femminile presso Unioncamere Umbria e la camera di commercio di Perugia. Attualmente è membro della Commissione nazionale cultura di confindustria nazionale e consigliera di Assindustria Perugia. Sempre per confindustria è membro della Camera di Commercio di Perugia e, per quest’ultima membro del Comitato per l’imprenditoria femminile. É presidente della Fondazione Post (Perugia officina della scienza e della tecnologia) e consigliere della onlus fondazione Lungarotti.
Emanuele Prisco, con delega all’urbanistica, edilizia privata e sport.
Perugino, 36 anni, laureato in giurisprudenza e avvocato. E’ sposato e padre di una bambina, lavora come funzionario dei Vigili del Fuoco presso la sede di Perugia. Ha ricoperto vari incarichi dirigenziali dapprima in Alleanza Nazionale e poi nel Pdl, nelle cui file è stato eletto in Consiglio Comunale nel 2009. Successivamente è passato al gruppo di Fratelli d’Italia, dei quali è uno dei fondatori, nonchè portavoce regionale per l’Umbria.
Edi Cicchi, con delega ai servizi sociali, famiglia, edilizia pubblica, pari opportunità.
Nata a Perugia l’11 agosto 1960, sposata, ha due figli. Diplomata con maturità tecnica, è Dirigente presso la Nuova dimensione cooperativa sociale (in cui dal 2002 ricopre il ruolo di Presidente) e membro del CdA del consorzio Viviumbria (di cui dal 2013 è Presidente). Per tre anni ha assunto l’incarico di membro di Confcooperative della Commissione donne a livello nazionale ed oggi è membro del comitato per l’imprenditoria femminile della camera di commercio. E’ stato amministratore delegato della società Assistenza alla famiglia Casamica. Dal 2006 è amministratrice del consorzio Auriga, di cui è divenuta presidente nel 2013. Nel 2013 è stata nominata vicedirettore dell’Ufficio diocesano per i problemi sociali ed il lavoro.
Michele Fioroni, con delega allo sviluppo economico, marketing territoriale, progettazione europea, arredo urbano, aree verdi.
Nato a Perugia il 6.12.1970, coniugato con due figli, laureato in economia aziendale presso la facoltà di Economia e commercio dell’Università di Pisa. E’ titolare, presso l’Università degli studi di Perugia, della cattedra di Marketing nel corso di laurea interfacoltà in scienza della Comunicazione, nonchè della cattedra di economia e gestione delle imprese commerciali del corso di laurea in economia e amministrazione delle imprese.
Il Sindaco Romizi ha tenuto per sè la delega sulla sicurezza.