I “numeri” della diocesi

Don Salvatore Rugolo, cancelliere vescovile, presenta alcuni dati sulla diocesi, riferiti al 2002

Per quanto riservato sia, don Salvatore Rugolo che ricopre vari incarichi, lascia comunque intuire le sue preferite inclinazioni: l’impegno di cancelliere vescovile e l’impegno dedicato all’insegnamento religioso nella scuola. L’incarico di cancelliere gli fu conferito nel novembre 1992. Una libera conversazione con lo stesso, offre la possibilità di conoscere alcuni dati interessanti in merito alla diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino: dati basati sulla statistica del 2002 essendo quella del 2003 in procinto di essere completata. Su 80mila abitanti presenti nella diocesi, ammontano a 78mila i cattolici. La presenza di duemila tra cristiani non cattolici ed appartenenti ad altre confessioni è anche conseguenza dell’immigrazione. Le 63 parrocchie, più o meno grandi, sono gestite dal clero secolare ed in alcuni casi da religiosi inseriti anche in realtà molto popolose. Pochi risultano, rispetto alle esigenze effettive, i sacerdoti che vengono fortunatamente coadiuvati da volontari. Esistono parrocchie concentrate e parrocchie – soprattutto nella fascia montana – dove le famiglie vivono disperse in tanti piccoli nuclei abitativi o in casolari isolati: risulta arduo l’esercizio dell’attività pastorale. Operano in seno alla diocesi 64 confraternite con fine prevalente o esclusivo di culto. Il tasso di natalità è più alto ovviamente nei centri a maggiore densità demografica, anche se non può essere disconosciuta l’incidenza negativa determinata, ancora dopo qualche anno, dal terremoto del 1997. Nel 2002 sono stati celebrati 620 battesimi. Piuttosto rare sono le sentenze di nullità matrimoniale. Il fallimento coniugale – spiega don Salvatore – non conosce età e non risparmia neppure giovani coppie. La discussione, ampliatasi ad altre problematiche, volge al termine, quando don Salvatore mostra una cartella spiegandone il contenuto: la documentazione riguardante la ricognizione delle spoglie mortali di santa Chiara eseguita lo scorso anno. Una reliquia, prelevata proprio in occasione del centenario clariano, viene portata per devozione in vari centri italiani: verrà ricollocata al suo posto nella basilica il prossimo 11 agosto, festa della Santa. Don Salvatore ha assistito alla ricognizione dei sacri resti mortali in qualità di notaio verbalizzatore insieme al delegato vescovile don Aldo Brunacci, al promotore di giustizia mons. Orlando Gori vicario diocesano e a tecnici esperti nel settore specifico: esperienza ricordata con commozione ed orgoglio.

AUTORE: Francesco Frascarelli